Il gas proviene dai gasdotti Nord Stream 1 e 2. Non è pericoloso per l'uomo, ma lo sarà per il clima
BORNHOLM - Aree bianche e dalla forma circolare possono essere viste sulla superficie dell'acqua nel Mar Baltico, vicino all'isola danese di Bornholm. Sembra che il mare stia ribollendo, tuttavia il motivo del gorgogliamento in superficie è diverso: si tratta del gas che fuoriesce dai gasdotti Nord Stream 1 e 2.
Quella che dall'alto sembra una vasca idromassaggio di grandi dimensioni in realtà è un fenomeno che provocherà gravi conseguenze per il clima. Secondo Finn Viehberg del WWF è colpa del metano. «Come gas serra, è circa 25 volte più dannoso per il clima del CO2».
Le ultime proiezioni del WWF mostrano che le quattro perdite nei gasdotti corrispondono a quasi un quarto delle emissioni annuali di metano della Germania e stanno quindi contribuendo alla crisi climatica globale.
Livelli record sopra Svezia e Norvegia - Intanto, dopo la fuga di gas dai gasdotti Nord Stream 1 e 2, il livello di metano su Svezia e Norvegia è a livelli record, riferiscono i media svedesi e norvegesi, che parlano di una «grande nuvola». Il 96% del gas nel Nord Stream 1 e 2 era metano.
Secondo i calcoli di Stephen Matthew Platt, scienziato del clima presso l'istituto norvegese di ricerca sull'aria Nilu, si tratta di circa 80.000 tonnellate di metano rilasciate dal sospetto sabotaggio: «Le emissioni corrispondono al doppio delle emissioni annuali di metano dell'industria petrolifera e del gas in Norvegia. Sono livelli record, mai visto niente di simile prima in Norvegia e Svezia».
L'ultima indicazione degli esperti è che il gas si è spostato con il vento su diverse regioni svedesi e norvegesi, raggiungendo persino il Regno Unito. Platt sottolinea tuttavia che l'elevata concentrazione di metano non rappresenta un grave pericolo per le persone: «Non è pericoloso per l'uomo. Non è un gas infiammabile in queste quantità. È l'effetto climatico che temiamo», chiarisce.