Il rischio di un passato orribile che ritorna. Nuove ondate di estremismo di destra si stanno diffondendo in Europa
NEW YORK - Ciclicamente si parla di nuove ondate, mai sopite del tutto, di nazismo sparse a macchia d’olio in tutto il mondo. Basta un dato su tutti. Più della metà delle 893 azioni terroristiche compiute dal 1994 ad oggi negli States sono state organizzate da gruppi razzisti e di estrema destra. Suprematisti bianchi, in collegamento fra loro attraverso la rete, sostenuti dalle loro convinzioni antisemite e filonaziste, nutriti dalla fascinazione per Adolf Hitler.
Germania: nostalgia nazista
Sono tanti, sicuramente troppi, i movimenti considerati pericolosi che inneggiano al ritorno del nazismo in Germania, la Patria del Führer. Apparteneva al gruppo “Combat 18”, un movimento neonazista tra i più significativi in Germania, Stefan Ernst che nella notte tra l’1 e 2 giugno 2019, uccise con un colpo di pistola Walter Luebcke, esponente della CDU (partito di Angela Merkel) per le sue posizioni pro-immigrazione. “Combat 18” si ispira sin dal nome (le lettere numero 1 e 8 dell’alfabeto sono la A e la H) alla figura di Adolf Hitler. Tra i più attivi anche Querdenken, negazionisti del Covid che ricordano gli americani di QAnon e che hanno legami con l’estrema destra di Alternative fur Deutschland.
Italia: Forza Nuova e CasaPound
Qui la correlazione con il fascismo e il neofascismo è molto forte. Tralasciando i timori internazionali sull’affermazione di Fratelli d’Italia e la guida del Premier Giorgia Meloni, sono due le formazioni neofasciste che vanno per la maggiore. Forza Nuova è stata al centro del dibattito politico dopo la violenta manifestazione contro il Green Pass di oltre un anno fa con tanto di assalto alla sede della CGIL a Roma. Poi c’è CasaPound fondato negli anni ’90 e ramificato sia economicamente che socialmente con una casa editrice. Hanno in comune il richiamo all’esperienza del fascismo italiano. Benito Mussolini, per tutti i gruppi, è stato un grande statista, il personaggio più importante della storia d’Italia.
Ucraina: il battaglione Azov
Se ne fa un gran parlare dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. A difendere questi ultimi c’è anche il Battaglione Azov, accusato dall'Osce dell'uccisione di massa di prigionieri, di occultamento di cadaveri nelle fosse comuni e dell'uso sistematico di tortura. Nello stemma di Azov il Wolfsangel è incluso in un sole nero. Anch'esso emblema nazista, il Sole nero è composto da 12 rune radiali e ricorda da vicino i simboli usati dalle SS nei loro stemmi. E se è vero che l'Ucraina non è un Paese nazista (il presidente Zelensky è ebreo e il partito di estrema destra Svoboda è passato dal 10% al 2% delle ultime elezioni), i neonazisti in Ucraina esistono e hanno un peso rilevante nella società.
Stati Uniti: tanti gruppi nazisti
Come detto in incipit gli Usa pullulano di gruppi neonazisti. Tra i più famosi i Proud Boys gruppo di estrema destra (alt right) statunitense è stato fondato nel 2016 da Gavin McInnes. L'organizzazione è composta unicamente da uomini ed è nota per i suoi atteggiamenti aggressivi e violenti. I Proud Boys sono dichiaratamente islamofobi e di visioni retrograde sul ruolo della donna, si sono scontrati spesso con gli attivisti di Black Lives Matter. The Base è un altro gruppo terroristico neonazista, fondato nel 2018 dall’ancora attuale leader Rinaldo Nazzaro, che cerca di accelerare la caduta del governo degli Stati Uniti, incitare una guerra razziale e stabilire uno stato etnico bianco.
Svizzera: la questione Junge Tat
Una nuova generazione di radicali di destra. Lontana, almeno di facciata, dallo stereotipo del neonazismo e per questo forse più facilitata a penetrare nel tessuto sociale. È la Junge Tat il nuovo gruppo di estrema destra emerso dopo lo scioglimento della Eisenjugend ("Giuventù di ferro"). Il rebranding, ossia la scelta di un nome più neutro potrebbe essere il tentativo di confondere le autorità e la popolazione svizzera sulle reali intenzioni del gruppo.
La storica Hannah Einhaus vede nella Junge Tat una nuova generazione di radicali di destra, che già durante il nazismo avevano cercato di dividere la Svizzera democratica ed il fatto che la Junge Tat sia riuscita a crearsi uno spazio nella sfera pubblica è un segnale allarmante. Secondo le ricerche di Tamedia, una rete segreta che si estende in tutta la Svizzera e all'estero mostra collegamenti con vecchi gruppi neonazisti come Blood & Honour o Eisern Luzern.