Le forze ucraine si avvicinano mentre i russi continuano a fortificare le postazioni difensive ed evacuare i civili.
KHERSON - L’esercito ucraino avanza e punta Kherson. I russi si affrettano invece a fortificare le difese della città. Mosca sembra essere decisa a non perdere una postazione considerata vitale per l’intera "operazione militare speciale" in Ucraina. Situata sulle rive del fiume Dnepr all’entrata della penisola della Crimea, Kherson rappresenta infatti per entrambi gli eserciti uno snodo strategico cruciale.
Prima Kherson e poi la Crimea - La città è la porta di accesso più importante alla Crimea. Unisce la penisola annessa alla Russia nel 2014 con l'Ucraina meridionale. Nel caso in cui la difesa russa dovesse capitolare davanti dell'esercito di Kiev, i soldati ucraini avrebbero la strada spianata verso la conquista della Crimea. Obiettivo dichiarato a più riprese dal presidente Volodymyr Zelensky.
Risultato strategico e simbolico - Kherson è l'unica delle capitali regionali dell'Ucraina e unica grande città caduta in mano alle forze russe. La riconquista della città acquisterebbe un significato simbolico oltre che strategico. Marina Miron, ricercatrice in studi sulla difesa al King's College di Londra, è convinta dell’impatto che avrebbe sulla guerra. «Dimostrerebbe all'Occidente che vale ancora la pena spendere soldi per sostenere l'Ucraina e fornire armi e munizioni».
L’evacuazione della città - Eppure secondo gli esperti militari, l’operazione per l’esercito ucraino è tutt’altro che semplice. L’esercito russo sta infatti rafforzando le difese della città per l’imminente battaglia. Oltre ai preparativi militari le autorità filorusse della regione hanno iniziato da settimane una vera e propria evacuazione dei civili. 70’000 persone sembrerebbero già essere state portate fuori dalla città, sulle sponde orientali del fiume oppure in Russia.
Un costo enorme - La riconquista della città appare ora molto difficile. Secondo l’Intelligence ucraina la guarnigione russa a difesa di Kherson è composta tra i 5’000 e i 10’000 uomini. Una guarnigione di cui fanno parte reparti speciali e paracadutisti. Le postazioni fortificate russe obbligherebbero i soldati ucraini a un combattimento casa per casa. Una tipologia di guerra chiaramente a vantaggio della difesa che comporterebbe un alto tasso di vittime tra l’esercito ucraino.