L'iconico Antonov An-225 soprannominato Mriya ("sogno" in ucraino) verrà ricostruito
KIEV - «I russi hanno distrutto il nostro "Mriya". Ma non saranno in grado di distruggere il nostro sogno di uno Stato europeo, forte, libero e democratico». Con queste parole il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba annunciava al Paese, il 27 febbraio 2022, la distruzione dell'aereo commerciale più grande del mondo.
Si sa, in guerra i simboli sono essenziali e Mriya era entrato di prepotenza nell'immaginario collettivo del Paese. Anche gli stessi produttori, facendo riferimento al soprannome dato velivolo "Mriya" (sogno in ucraino), rimpiangevano l'attacco al simbolo nazionale e promettevano la sua immediata ricostruzione: «Il sogno non morirà mai».
La compagnia Antonov sembra aver dato fede alla sua promessa. La società ha infatti annunciato lunedì che i piani di ricostruzione sono già in corso. I costi di riparazione sono stimati a oltre 500 milioni di euro per riportarlo in aria. La società promette che sarà pronto una volta conseguita la vittoria militare. L'azienda ha già circa il 30% dei componenti necessari per costruirne uno nuovo, ha annunciato.
L'annuncio coincide con il lancio di una mostra dedicata al velivolo all'aeroporto di Lipsia in Germania, che ospita altri cinque velivoli Antonov. "Luce e ombra: la storia di Antonov" mostra le foto dell'aereo prima e dopo la sua distruzione, concentrandosi sull'abilità ingegneristica del mezzo con l’apertura alare più lunga di qualsiasi altro aeroplano operativo. Sarà in esposizione fino alla fine di dicembre.
⚡️⚡️Ukraine has started construction of the new An-255 Mriya pic.twitter.com/jSds4AGt00
— War Monitor (@WarMonitors) November 7, 2022