È stata concordata l'istituzione di cinque piani di gestione pluriennali
BRUXELLES - «Per la prima volta, l'Ue e i paesi limitrofi del Mediterraneo hanno concordato l'istituzione di cinque piani di gestione pluriennali (Map) basati sui principi della Politica comune della pesca. Si tratta di un passo fondamentale per migliorare la sostenibilità ambientale ed economica della pesca nel Mediterraneo». Lo rende noto la Commissione europea dopo la 45esima riunione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (Cgpm).
«Grazie agli sforzi congiunti della Commissione, degli Stati membri e di oltre 20 altri paesi costieri, la Cgpm ha adottato all'unanimità un totale di 21 misure ambiziose, 19 presentate dall'Unione europea, per la gestione e il controllo della pesca, dell'acquacoltura e della protezione degli habitat sensibili. L'Ue sostiene inoltre l'attuazione di tutte le misure e della nuova Strategia 2030 con una sovvenzione annuale di 8 milioni di euro», spiega Palazzo Berlaymont.
«L'accordo - ha sottolineato il commissario europeo all'ambiente Virginijus Sinkevicius - costituisce una svolta per la regione del Mediterraneo, per la sua biodiversità e per i suoi pescatori. Aiuteranno a recuperare un bacino marino che per molti anni ha sofferto a causa di pratiche non sostenibili. Mi auguro una buona collaborazione con i nostri vicini nell'attuazione di queste decisioni».