Spazzatura, ratti e degrado. E la Grande Mela si riscopre non così scintillante come un tempo
NEW YORK - New York- Dal periodo della pandemia in poi, raramente chi descrive la bellezza di New York non aggiunge subito dopo un “ma”. Spettacolare, ma troppo cara, troppo difficile da vivere e, soprattutto, troppo sporca. La spazzatura è ovunque, per strada, sui marciapiedi, in molti parchi.
Almeno questa è la percezione, di tutti; anche di chi ha la fortuna di abitare nei quartieri più puliti di Manhattan, come il Financial District, a pochi passi da Wall Street, o l’Upper East Side, dove si trovano Central Park e alcuni dei grattacieli più lussuosi d’America. Se sfortunatamente escono dalla loro bolla, infatti, si ritrovano catapultati in aree disordinate, maleodoranti, a dover fare lo slalom sui marciapiedi tra buste e cartacce.
Nonostante questo sia uno dei pochi argomenti che trova d’accordo sia repubblicani che democratici, un’analisi condotta da un team d'ispettori comunali sembra smentire il sentore comune. Secondo i risultati dello studio “Scorecard” del 2022, infatti, soltanto l’1.5% delle strade newyorchesi si possono definire “sporche”. In cima a questa classifica Morrisania, una zona del Bronx. Ma sono in tanti a criticare il metodo di rilevamento. Ad esempio, Pearl, di Seattle, residente a New York ormai da 13 anni.
«Per piacere e per lavoro, io mi muovo tantissimo in città e lo faccio in bici. Certo, ci sono molte parti ancora bellissime e profumate quasi, ma tante altre sono disastrate, se parliamo di sporcizia- ci racconta, quando la incontriamo vicino alla quattordicesima strada- Vivo nell’East Village, qui è impossibile camminare senza arrabbiarsi o voltare lo sguardo, per l’immondizia che ricopre i marciapiedi, fuoriuscita dalle buste rotte, o per le decine di topi che spuntano all’improvviso. Meno male sono velocissimi e spariscono velocemente, quando sentono la presenza degli umani. Prima della pandemia certo, New York non era il paradiso in termini di pulizia, ma sicuramente la situazione è peggiorata tanto negli ultimi anni».
Sono aumentati anche gli homeless e le segnalazioni dovute alla presenza di topi. E proprio ai ratti, il sindaco di New York, Eric Adams, ha dichiarato guerra. «Chi mi conosce sa una cosa, io li odio. Li uccideremo», ha detto in occasione della presentazione di un programma che ha proprio l’obiettivo di combattere il dilagare di ratti e sporcizia. L’idea è quella di ridurre il tempo in cui la spazzatura resta ammassata sui marciapiedi, spostando alle otto, e non più alle quattro, l’ora in cui le persone potranno portare fuori le buste.