Lo ha reso noto questo pomeriggio il ministero dell'Interno di Parigi: «Una situazione ancora in evoluzione»
PARIGI - Sui 234 naufraghi sbarcati a Tolone dalla nave umanitaria Ocean Viking, 123 sono oggetto di un "rifiuto d'ingresso" in Francia: è quanto afferma il ministero dell'Interno di Parigi.
Dopo lo sbarco dell'Ocean Viking a Tolone, venerdì scorso, i 234 migranti sono stati condotti in un villaggio vacanze nel dipartimento di Var, nel sud della Francia, trasformato in «centro d'attesa» extraterritoriale da cui, almeno in teoria, non sarebbero potuti uscire.
Secondo informazioni diffuse oggi, i 189 adulti nella zona d'attesa sono stati tutti interrogati dall'Ufficio per la protezione dei rifugiati (Ofpra). Dopo l'analisi dei vari dossier, l'Ofpra ha rifiutato l'accesso sul territorio francese a 123 migranti.
Durante un'audizione al consiglio di Stato, il rappresentante del ministero dell'Interno, Charles-Edouard Minet, ha riferito che le persone ammesse sono invece 66. Queste persone, ha aggiunto, «potranno essere rilocalizzate» negli undici Paesi europei - tra cui Germania, Finlandia o Portogallo - nel quadro del meccanismo europeo di solidarietà.
In parallelo, la corte d'appello di Aix-en-Provence, ha annunciato oggi di aver rimesso in libertà la «quasi totalità, se non la totalità» dei 108 naufraghi che chiedevano di poter uscire dal centro. Una situazione che «evolve di minuto in minuto», ha riconosciuto il ministero dinanzi al Consiglio di Stato, a tal punto che il governo ritiene che i migranti ancora presenti all'interno siano appena dodici.
Mentre fioccano le polemiche sulla gestione del caso Ocean Viking da parte del governo. A cominciare da Marine Le Pen, che questa mattina ha tuonato contro la "fuga'' di una ventina dei 26 minori non accompagnati, accusando il governo di «incompetenza».