Il risultato raggiunto ieri è un record: sommando i sì e gli astenuti si arriva a quota 147
La comunità internazionale torna a schierarsi per la moratoria della pena di morte e rispetto all'ultimo test aumentano i consensi: 125 stati membri dell'Onu hanno votato in Assemblea Generale a favore della risoluzione presentata ogni due anni da una coalizione di stati membri. I contrari sono stati ieri 37 e 22 gli astenuti.
La risoluzione, introdotta quest'anno da Costa Rica e Australia, aveva ottenuto 127 sì alla prima lettura della Terza Commissione.
I 'sì' sarebbero dovuti essere 126, ma un paese che ha votato a favore ha votato fuori tempo massimo e non è stato contato.
La risoluzione, adottata sullo sfondo, tra l'altro, delle impiccagioni in Iran di manifestanti per i diritti delle donne, è la nona dal 2007, quando l'Italia fece da apripista, e anche stavolta la diplomazia italiana, in stretto collegamento con le organizzazioni della società civile, ha lavorato per ottenere il maggior numero di consensi possibili.
Il risultato raggiunto ieri è un record. Se si sommano i 'sì' e gli astenuti si arriva a quota 147, un voto in più rispetto ai 146 del 2020, che già era stato un primato. E sempre come metro di paragone, nel 2007 il partito della moratoria aveva raccolto 104 sì, con 54 contrari e 29 astenuti.