Proseguono le barricate a opera della popolazione serba locale. Eulex: «Persone girano armate e mascherate. È inaccettabile»
PRISTINA - Eulex, la missione civile europea in Kosovo, ha definito «tesa e allarmante» la situazione nel nord del Kosovo dove da undici giorni proseguono i blocchi stradali e le barricate a opera della popolazione serba locale per protesta contro l'arresto di tre serbi e la presenza massiccia al nord di unità della polizia speciale kosovara inviata nelle scorse settimane dalle autorità di Pristina.
Come riferito dai media serbi, la missione europea ha fatto sapere che le proprie pattuglie dispiegate al nord hanno notato la presenza di «persone armate e spesso anche mascherate». Cosa questa ritenuta «inaccettabile» da Eulex, secondo cui le barricate vanno assolutamente rimosse al più presto.
Il pericolo, rileva la missione, è che «il vuoto in fatto di sicurezza lasciato dalle dimissioni degli agenti serbi della polizia kosovara potrebbe essere sfruttato da gruppi criminali ». È importante procedere a una deescalation della situazione e astenersi da ogni tipo di provocazione - ha sottolineato Eulex.
La preoccupante situazione di tensione nel nord del Kosovo è stata anche al centro di un colloquio che il presidente serbo Aleksandar Vucic ha avuto oggi a Belgrado con l'ammiraglio americano Stuart Munsch, capo del Comando alleato unificato della Nato di stanza a Napoli. Vucic ha chiesto che la Forza Nato (Kfor) difenda la popolazione serba in Kosovo, in linea con l'accordo di Kumanovo (che nel giugno 1999 pose fine al conflitto armato in Kosovo e ai bombardamenti Nato sulla Serbia, ndr) e con la risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza Onu del 1999.
La Kfor, ha detto Munsch, monitora attentamente la situazione nel nord del Kosovo, ed è determinata nel rispetto del suo mandato per garantire un ambiente sicuro e libertà di movimento per tutti i residenti sul territorio del Kosovo. Nei giorni scorsi la dirigenza di Belgrado ha chiesto a Kfor l'autorizzazione all'invio nel nord del Kosovo di un contingente di forze di sicurezza serbe a protezione della popolazione serba. L'ammiraglio Munsch ha confermato, in dichiarazioni all'agenzia Tanjug, che la lettera di richiesta è giunta alla Forza Nato, che è impegnata nel suo esame.