Dopo aver appreso che la Presidente del Consiglio non sarà chiamata a testimoniare, lo scrittore ha cercato di spiegarne le motivazioni
ROMA - Quello tra Meloni e Saviano è un processo che ha poco di un tribunale e più di una piazza. La Presidente del Consiglio ha querelato nel 2020 lo scrittore di Gomorra dopo che lui l'aveva chiamata "bastarda" per le parole spese sulla crisi umanitaria che tutt'oggi avviene sulle coste della Sicilia.
I due sono stati chiamati in Aula il 14 novembre e poi il 13 dicembre. Ma Meloni non si è vista e non verrà chiamata a testimoniare quando si entrerà nel vivo del procedimento penale il 27 giugno. Saviano, in un video su Youtube, ha tentato di spiegare le ragioni dell'assenza della Premier italiana.
Lo scrittore comincia il suo video parlando del discorso tenuto da Meloni alla festa dei dieci anni di Fratelli d'Italia. La Presidente del Consiglio ha affermato che non intende ritirare la querela e ha spiegato i motivi che l'hanno portata a citare in causa Saviano: «Mi ha chiamata bastarda ripetutamente, affibbiandomi la responsabilità della morte di un bambino in mare». Cosa che è nota essere falsa. Lo scrittore ha sì infatti chiamato Meloni "bastarda" su La7 a Piazza Pulita, ma accusandola di aver speso parole «abominevoli» su una situazione umanitaria grave.
Perciò Saviano procede con il suo video: «Meloni mente, sapendo di mentire. Mente perché può farlo, non essendo sotto giuramento. Se avesse pronunciato parole identiche a quelle che vi ho mostrato in tribunale, ora sarebbe sotto processo per falsa testimonianza». Lo scrittore continua spiegando che la Premier, in linea con la sua storia politica, «aizza la piazza ed espone un privato cittadino all'odio dei suoi sostenitori».
E quindi si arriva ai perché. «La verità è che Meloni ha paura. Una paura incredibile di venire in tribunale. E fa benissimo ad averne. Questo è il motivo per cui continua a fare processi in piazza. Perché la sua propaganda può esistere solo se ha certezza di non avere sanzioni». «Meloni ha la percezione che le cose che ha detto nel tempo sono abominevoli. Se ne vergogna. Ecco perché non verrà mai in tribunale a ribadirle».
#Meloni, in continuità con la sua storia politica, mi ha esposto all’odio dei suoi sostenitori, gettando discredito sulle istituzioni che lei stessa rappresenta.
— Roberto Saviano (@robertosaviano) December 20, 2022
Ma in Tribunale non viene: ha paura di affrontare le conseguenze della sua stessa propaganda.https://t.co/TBFMXRuDMV