«La Russia non ha abbandonato i suoi obiettivi di massima, nonostante le sconfitte sul campo di battaglia» secondo gli analisti dell'ISW
MOSCA - Il recente andamento della guerra in Ucraina è poco favorevole alla Russia, ma nei prossimi sei mesi il Cremlino riprenderà l'iniziativa e cercherà di fermare i successi ucraini.
È il parere degli analisti dell'American Institute for the Study of War (ISW). Nel rapporto quotidiano, citato dall'agenzia stampa ucraina Unian, viene sottolineato come Mosca abbia mancato la maggior parte dei risultati previsti all'inizio della "operazione militare speciale", ormai undici mesi fa. «Le truppe russe non sono riuscite a catturare Kiev, così come le regioni di Donetsk e Lugansk, a mantenere le loro conquiste nell'area di Kharkiv o nella città strategica di Kherson». Nemmeno la campagna missilistica contro le infrastrutture strategiche ucraine di fine 2022 non ha cambiato l'andamento del conflitto e demoralizzato la popolazione, rilevano ancora gli esperti.
La Russia, però, non demorderà e i prossimi mesi si preannunciano intensi. «Putin e alti funzionari del Cremlino continuano a ribadire che la Russia non ha abbandonato i suoi obiettivi di massima, nonostante le sconfitte sul campo di battaglia». Il presidente russo non ha modificato gli obiettivi, però secondo l'ISW ci sono «prove emergenti che sta cambiando aspetti fondamentali dell'approccio della Russia alla guerra».
Le ultime decisioni lasciano supporre una intensificazione degli sforzi bellici nel prossimo semestre: «Putin e il ministero della Difesa russo hanno annunciato piani per espandere drasticamente l'esercito regolare russo creando nuove divisioni, ristabilendo distretti militari nella Russia occidentale che operavano prima del 2010 e innalzando l'età della coscrizione». Tutti segnali, secondo gli esperti statunitensi, delle intenzioni di condurre operazioni di combattimento convenzionali su larga scala. «L'esercito russo sta mantenendo il personale mobilitato per un uso futuro, un allontanamento dall'approccio iniziale del Cremlino d'inviare rapidamente personale non addestrato al fronte nell'autunno del 2022».
Nello stesso tempo, la Russia sta cercando di ripristinare la base industriale legata al settore della difesa. Putin ha dovuto riconoscere pubblicamente i problemi di approvvigionamento e a Mosca si discute di una possibile nazionalizzazione delle industrie attive in questo comparto.