La risposta della polizia: «Non ci presteremmo mai a fare una cosa simile»
BERLINO - Cospirazionisti e negazionisti sul clima sono andati all'attacco sul filmato, diventato virale sui social, che mostra il fermo da parte di due poliziotti di Greta Thunberg in Germania, in occasione della protesta contro l'impianto di una miniera di carbone nel villaggio di Lützerath: una «messinscena», secondo i detrattori, per fare pubblicità alla giovane attivista svedese e alla sua odiata causa contro il cambiamento climatico.
Ma la polizia del Land della Nord Renania-Vestfalia nega: «Non ci presteremmo mai a fare una cosa simile», ha dichiarato, citato da Bbc, un portavoce.
Nel filmato, ripreso durante il sit-in ambientalista, si vede Greta Thunberg sorridente, scortata da due agenti in tenuta antisommossa e fotografi nelle vicinanze che riprendono la scena: un "fake", un fermo fasullo secondo i più critici (l'attivista è stata identificata formalmente e poi rilasciata dopo poco), tutt'al più un'azione eseguita con tempismo sospetto per creare una 'photo opportunity' per i più 'benevoli'.
Ma la polizia renana, di nuovo, smentisce: gli agenti «hanno dovuto aspettare un paio di minuti prima di portarla in una determinata auto della polizia», ha precisato il portavoce, aggiungendo che «l'intera situazione è stata usata da persone motivate politicamente, mentre si è trattato di ragioni pratiche e dozzinali».
Christian Wernicke, cronista del giornale Süddeutsche Zeitung, presente all'evento, dice a Bbc che gli agenti hanno preso tempo perché «stavano decidendo come procedere con l'identificazione e aspettavano di portare Greta in una delle auto. La mia impressione è che ci fosse un po' di confusione. Greta non era certo la prima manifestante a essere allontanata dal sit-in», ha detto Wernicke.