Intanto nella Città Santa continua a scorrere il sangue: oggi una sparatoria ha provocato due feriti. L'autore è un tredicenne.
GERUSALEMME - Almeno 42 persone sono state arrestate dalla polizia in seguito all'attentato terroristico di ieri sera nelle vicinanze di una sinagoga sinagoga di Gerusalemme. Lo ha reso noto la polizia. La polizia ha spiegato che gli arrestati - fra cui membri della famiglia dell'attentatore - sono tutti residenti del quartiere di a-Tur, a Gerusalemme est. L'esercito e la polizia, in conseguenza dell'attentato in cui sono rimasti uccisi sette civili israeliani, hanno elevato lo stato di allerta in tutto il Paese, con ulteriori spiegamenti di forze in Cisgiordania e il presidio di luoghi pubblici in Israele.
Due sposi tra le vittime
Tra le sette vittime c'è anche una coppia di sposi: Eli (48 anni) e Natalie (45) Mizrahi. Il padre dello sposo ha detto alla televisione che i due erano nel loro appartamento quando hanno sentito i primi spari. «Si sono lanciati in strada per soccorrere i feriti e non hanno notato il terrorista che era fermo accanto a una automobile in sosta. Questi ha sparato loro a bruciapelo, uccidendoli sul posto». Le vittime dell'attentato sono ebrei ortodossi. In base alla ortodossia ebraica, i loro funerali dovrebbero avere luogo al termine del riposo sabbatico, nella nottata di oggi.
Un minuto di silenzio, poi le proteste
Un minuto di silenzio, in memoria delle vittime dell'attentato, aprirà stasera la protesta anti-governo di Benyamin Netanyahu lungo la via Kaplan a Tel Aviv. Lo hanno deciso gli organizzatori della manifestazione confermando, per le 19 di stasera (ora locale), l'appuntamento che la settimana scorsa ha visto la partecipazione di 130mila persone. «L'attacco omicida di Gerusalemme spezza il cuore», hanno detto aggiungendo di «condividere il dolore delle famiglie degli uccisi» e augurando «la guarigione dei feriti».
Ancora sangue
Il giorno dopo l'attentato nei pressi della sinagoga, scorre ancora il sangue a Gerusalemme. Due israeliani sono infatti stati feriti questa mattina in una sparatoria. L'attacco a colpi di arma da fuoco - perpetrato da un adolescente palestinese di soli tredici anni - è avvenuto alle pendici delle mura della Città vecchia nel rione a popolazione mista di Silwan (Città di Davide). I due feriti nell'attacco - avvenuto 14 ore dopo quello condotto presso la sinagoga - sono un ragazzo di 22 anni definito «in condizioni gravi» e un 45enne. Entrambi sono stati portati in ospedale. La polizia ha confermato che il responsabile dell'attentato è stato «neutralizzato».