Programmi scolastici, gite in luoghi patriottici e discorsi di veterani, l'estensione del progetto d'indottrinamento promosso da Mosca.
KIEV - «Un’educazione patriottica e militare filo-russa», così Putin intende rieducare migliaia di bambini ucraini. Lo scopo? Cancellare la cultura, il sentimento di appartenenza nazionale e la storia ucraina e imprimere una mentalità filo-russa.
La narrativa del Cremlino dall’inizio della guerra si fonda infatti sul rifiuto di riconoscere una cultura di Kiev distinta e indipendente dalla Madrepatria Russa. «L’Ucraina è stata creata dalla Russia e ne è parte integrante, per la sua storia e la sua cultura», aveva esordito Putin nel discorso che annunciava l’inizio dell’invasione un anno fa.
Negare e sopprimere l'identità ucraina - Un lavaggio del cervello, un indottrinamento che si scontra con la Convenzione di Ginevra sul trattamento dei civili durante la guerra. «Le prove delle azioni della Russia rivelano gli obiettivi del Cremlino di negare e sopprimere l'identità, la storia e la cultura dell'Ucraina», la reazione del Dipartimento di Stato americano in una nota. «Gli impatti devastanti della guerra di Putin sui bambini dell'Ucraina si faranno sentire per generazioni».
A lanciare l’allarme un rapporto pubblicato ieri della Yale Humanitarian Research Lab, finanziato proprio dal Dipartimento di Stato americano. Uno studio che fa luce sulle “deportazioni” di circa 6’000 bambini ucraini in 43 campi di rieducazione sparsi tra Russia, Crimea e Siberia.
Numeri accertati che però, secondo il rapporto, rappresentano solo la punta dell’iceberg. «Le analisi e i dati raccolti suggeriscono che il numero totale di strutture e il numero di bambini coinvolti sono probabilmente molto più alti».
Immagini satellitari e testimonianze - Il rapporto è stato condotto con l’ausilio d'immagini satellitari dei 43 siti di rieducazione oltre a centinaia di testimonianze dei genitori dei bambini che hanno frequentato oppure che stanno ancora frequentato i campi russi. Una raccolta dati lunga e complicata, «molte famiglie in Ucraina non vogliono condividere pubblicamente le loro esperienze perché temono di essere visti come collaboratori della Russia», spiega il rapporto.
Ma come funziona il processo d'indottrinamento? Secondo il rapporto le autorità russe cercano d'imprimere un punto di vista pro-Mosca ai bambini attraverso i programmi scolastici, gite in luoghi patriottici e discorsi di veterani. Alcuni centri avrebbero addirittura addestrato i bambini all'uso delle armi da fuoco.
Un campo estivo gratuito - Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price ha commentato il rapporto in una conferenza stampa confermando che «in molti casi, la Russia ha preteso di evacuare temporaneamente i bambini dall'Ucraina con il pretesto di un campo estivo gratuito, per poi rifiutarsi di restituire i bambini e interrompere ogni contatto con le loro famiglie».
Promesse non mantenute, forzature sui genitori e un mare di bugie, i casi registrati dal rapporto sono molteplici. Spesso i genitori sono costretti a dare il loro consenso. Altre volte i padri e le madri vengono illusi da promesse che si rivelano in seguito vuote e infondate. Alla richiesta di restituzione delle madri la risposta dei direttori delle strutture si limita a una semplice: «I bambini non possono tornare in una zona di guerra».
Il rapporto, tramite il Dipartimento di Stato americano, chiede al governo russo l'accesso ai campi a una squadra neutrale per valutare le condizioni dei bambini. La replica di Mosca non si è fatta attendere ed è stata affidata all’ambasciata russa a Washington. «La Russia ha accettato i bambini che sono stati costretti a fuggire con le loro famiglie dai bombardamenti», ha spiegato in una nota aggiungendo che «facciamo del nostro meglio per mantenere i minorenni nelle famiglie, e in caso di assenza o morte di genitori e parenti – trasferire gli orfani sotto tutela».
.@StateDeptSpox on the latest @ObserveConflict report: Russia’s system of forced relocation, re-education, and adoption of Ukraine’s children is a key element of the Kremlin’s systematic efforts to deny and suppress Ukraine’s identity, it’s history, and it’s culture. pic.twitter.com/LPokTVO2ew
— Department of State (@StateDept) February 14, 2023