Nei campi profughi siriani in Libano l'utilizzo della piattaforma è esploso. Una pratica che espone i bambini a molti pericoli.
BEIRUT - Bambine siriane sporche di terra che supplicano per qualche dollaro. Famiglie intere chiuse in piccole tende senza niente da mangiare. Le immagini che giungono sugli schemi dei nostri smartphone sono strazianti. È difficile rimanere indifferenti. L’elemosina attraverso i live streaming di TikTok è diventata una tendenza nei campi profughi siriani in Libano.
Il dramma siriano in Libano - La piattaforma permette infatti a molte famiglie di guadagnare qualche dollaro, una moneta che vale oro rispetto alla lira libanese totalmente svalutata. Ma andiamo con ordine. Dall’inizio della guerra civile in Siria nel 2011, sono giunti migliaia di profughi per cercare rifugio nel Paese dei cedri. Si contano circa un milione e mezzo di rifugiati in Libano. Migliaia di queste famiglie vivono al di sotto della soglia di povertà in condizioni disumane. TikTok rappresenta per molti una luce in fondo al tunnel.
La nuova tendenza sta preoccupando però le organizzazioni per i diritti umani presenti sul territorio. L’elemosina online aumenta infatti il rischio di sfruttamento e di traffico dei bambini. Ma come funziona?
Regali tramite TikTok - I bambini nei campi profughi cercano di suscitare la compassione e la benevolenza degli spettatori attraverso suppliche e preghiere. Il successo dei video è spesso immediato, ma una buona parte dei soldi raccolti non arriva al destinatario.
«Ti prego metti mi piace», «per favore regalo», le poche frasi in inglese che i bambini conoscono. Le donazioni passano infatti attraverso regali digitali trasformati poi in denaro. Il processo per ottenere i fondi dalla piattaforma è infatti complesso. Un reportage pubblicato dalla BBC ha fatto luce sullo “sfruttamento” da parte di TikTok di tali contenuti, dove in alcuni casi la società prende il 70% dei proventi. Non sono mancate le polemiche.
Guadagno inimmaginabili - Alcuni dei live streaming hanno generato fino a 1'000 dollari l'ora, ma gli utenti nei campi profughi ne hanno ricevuto solo una piccola parte, secondo la BBC. I prelievi di contanti possono essere richiesti solo se l'utente dispone di un metodo di prelievo accettato da TikTok. PayPal è il metodo di pagamento più utilizzato, ma non è disponibile in Libano.
Gli utenti in Libano si rivolgono invece ad agenzie private, oppure trasferendo il denaro tramite PayPal a qualcuno di loro fiducia all'estero, che poi lo rispedisce all'utente tramite Western Union o altre agenzie accessibili in Libano.
Nella speranza che gli spettatori di tutto il mondo simpatizzino per la loro situazione e offrano loro regali, gli utenti condividono le loro storie sulle loro difficoltà. Inoltre pregano e inviano benedizioni ai donatori per ringraziarli. I live streaming espongono la loro fragilità e le loro condizioni di vita rendendoli più vulnerabili.