La Cina, «molto preoccupata della situazione in Ucraina», ha inoltre affermato che non fornirà armi alla Russia.
PECHINO - La Cina è «molto preoccupata» per il conflitto in Ucraina che «si sta intensificando e sta anche andando fuori controllo», e chiede di «promuovere il dialogo». Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri Qin Gang.
«Continueremo a promuovere il dialogo di pace e lavoreremo con la comunità internazionale per questo, per affrontare le preoccupazioni di tutte le parti e per cercare la sicurezza comune», ha aggiunto il ministro durante una conferenza a Pechino.
Queste dichiarazioni arrivano dopo che ieri il governo cinese ha negato di prendere in considerazione la fornitura di armi alla Russia per sostenere la sua offensiva in Ucraina, come ha invece affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken. Il capo della diplomazia europea Josep Borrell ha stimato che un'eventuale consegna di armi da parte della Cina a Mosca costituirebbe una «linea rossa» per l'Ue.
«Chiediamo ai Paesi interessati di smetterla quanto prima di gettare benzina sul fuoco, di smetterla d'incolpare la Cina e di smetterla di fare storie gridando "oggi l'Ucraina, domani Taiwan"», ha sottolineato il ministro degli Esteri in riferimento al territorio rivendicato dalla Cina.
Taiwan: «Rafforzeremo i legami con gli USA»
E proprio da Taiwan arriva la risposta della presidente Tsai-Ing-wen che ha annunciato oggi che l'isola rafforzerà i legami militari con gli Stati Uniti per frenare «l'espansionismo autoritario».
«Taiwan e USA continuano a rafforzare gli scambi militari», ha assicurato Tsai dopo un incontro con i parlamentari americani in visita a Taipei. Ha sottolineato che «Taiwan coopererà ancora più attivamente con gli Stati Uniti e altri partner democratici per affrontare sfide internazionali come l'espansionismo autoritario e il cambiamento climatico».