La presidente dell'assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa respinge le critiche.
VIENNA - «L'Assemblea parlamentare» dell'Osce, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, «sarà unita nella condanna della guerra della Russia contro l'Ucraina». Lo dichiara la presidente dell'assemblea parlamentare dell'Osce, Margareta Cederfelt, respinge le critiche rivolte negli ultimi giorni all'organizzazione con sede a Vienna per «fornire tribuna alla disinformazione russa», ospitando la delegazione di 15 parlamentari di Mosca il 23 e 24 febbraio.
Dopo «il privilegio di avere pochi minuti a disposizione per dire bugie» i delegati russi «dovranno sorbirsi ore e ore di denunce delle loro azioni. Invece di essere un trionfo russo, l'incontro dimostrerà quanto Mosca sia realmente isolata», continua Cederfelt.
«Vorrei incoraggiare a rivedere il programma a coloro che hanno diffuso false informazione sull'organizzazione di un ballo all'interno del programma», spiega. La lista degli argomenti che verranno trattati prevede, infatti, dibattiti sui crimini di guerra in Ucraina e della crisi dei rifugiati che l'invasione russa ha creato; verranno discusse la questione della responsabilità per le violazioni dei diritti umani nel conflitto e il ruolo dell'Osce per porre fine alla guerra.
«I coraggiosi soldati ucraini hanno dimostrato una notevole abilità sul campo di battaglia in difesa del loro Paese. Spetta a organismi come l'Osce sostenere la loro causa anche nella sfera politica», spiega ancora Cederfelt. Nei giorni scorsi, membri di alcune delegazioni avevano chiesto che l'Assemblea parlamentare dell'Osce venisse rinviata o cancellata data la presenza di parlamentari russi. Mentre il Ministero degli Esteri austriaco aveva subito pressioni per negare il visto alla delegazione russa, ma ha spiegato che base all'accordo con l'Osce è obbligato a facilitare l'ingresso in Austria per gli incontri ufficiali. Cederfelt sottolinea che la cancellazione dell'incontro o il divieto alla partecipazione russa vorrebbe dire «lasciare campo alla Russia. L'Osce sostiene il popolo ucraino e chiede la fine della guerra nel pieno rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina».