Accadrà entro i prossimi 10 anni e lo dice un rapporto redatto dopo aver intervistato 65 esperti d'intelligenza artificiale.
LONDRA - Rivoluzione digitale, intelligenza artificiale. In qualsiasi modo la si voglia chiamare, il fatto è che, entro i prossimi dieci anni, si stima che il 39% delle faccende domestiche verrà svolto - al posto nostro - dai robot.
A dirlo - secondo un approfondimento del Guardian - sono stati sessantacinque esperti d'intelligenza artificiale di Regno Unito e Giappone. Ma attenzione - avvisano gli scienziati - l'escalation dell'automazione potrebbe portare a un «attacco su larga scala alla privacy».
La ricerca - Nello specifico, gli studiosi prevedono che il 60% del tempo che oggi dedichiamo alle spese verrà svolto dalle macchine. Mentre si potrà delegare la cura di bambini e anziani solamente fino a un massimo del 29% dell'impegno oggi profuso.
L'allarme della professoressa - «Non credo che la nostra società sia pronta per gestire un tale assalto alla privacy - spiega al quotidiano londinese Ekaterina Hertog, professoressa presso l'Università di Oxford, riferendosi al rischio che la tecnologia intelligente potrà registrare tutto ciò che diciamo e facciamo tra le mura domestiche.
Parità di genere - Di certo, a trarne il beneficio maggiore saranno proprio le casalinghe. Musica per le loro orecchie e per quelle dei sostenitori della parità di genere. Si stima infatti che in Giappone, ad esempio, gli uomini sostengano meno di un quinto delle faccende domestiche. Mentre gli inglesi - nello stesso ambito - contribuiscono alle attività non retribuite per meno della metà del tempo, rispetto alle loro coinquiline.
Se andrà bene per la parità di genere, la robotizzazione di casa - secondo Bbc- creerà però disuguaglianze in fatto di tempo libero: non tutti potranno permettersi elettrodomestici intelligenti nella stessa quantità e qualità.