Un team internazionale di scienziati ha raccolto in un report nuovi elementi (genetici) a sostegno dell'origine animale del Coronavirus.
NEW YORK - L'argomento Covid ha forse stancato un po' tutti ma sta di fatto che l'ultima notizia, in ordine di tempo, su una nuova possibile causa pandemica, in queste ore sta facendo il giro del mondo.
Ci sarebbe una relazione, infatti, confermata da dati genetici, che collega l'origine della pandemia da Sars-CoV-2 con i cani-procioni, venduti illegalmente nel mercato di Wuhan. Questo il risultato di una ricerca, riportata per la prima volta su The Atlantic e condotta da un team internazionale di scienziati, che è stata resa nota dal New York Times e che confermerebbe nuovamente la possibile origine animale, o meglio, la probabile origine del virus conseguente al commercio di animali selvatici.
I tamponi - Tecnicamente si è proceduto a raccogliere i risultati genetici dei tamponi, che erano stati effettuati nei dintorni del mercato all'ingrosso di frutti di mare, Huanan di Wuhan, all'inizio della pandemia. Nei tamponi positivi al coronavirus è stato riscontrato materiale genetico che lo collega significativamente al canide.
Non ci sono certezze - La prova non è però inconfutabile: non dimostra che sia stato il procione a contagiare l'uomo e non si può escludere che altri animali possano essere stati responsabili del salto di specie. «La scoperta di cani procione affetti da Sars-CoV-2 rafforza la plausibilità che gli animali da allevamento malati possano essere stati un collegamento che ha portato alla pandemia di Covid-19 - ha detto al Guardian il dottor Jonathan Stoye, virologo presso il Francis Crick Institute di Londra - Tuttavia, non confuta le teorie sulla fuga del virus dal laboratorio».
Ciò che è stato provato è però che i procioni sono in grado di trasmettere il corona-virus, oltre ad aver lasciato tracce genetiche nel luogo nel quale è stato rilevato il materiale genetico del virus. Evidenze che non sorprendono, visto che è ormai risaputo che il virus può "abitare" in specie animali diverse.
Il dibattito non si chiude - Mentre si attende che il rapporto scientifico completo venga pubblicato, di certo è che a continuare è il dibattito sull'origine del virus, tra chi sposa la tesi della fuga da laboratorio (Wuhan Institute of Virology) come recentemente i Repubblicani negli Usa e chi invece sostiene la causa naturale, che si tratti di pipistrello o procione. Quel che è certo è che prove concrete e incontrovertibili mancano per entrambe le teorie e forse non saranno nemmeno mai trovate.