Anche Canberra, come negli Stati Uniti, sta pensando a un banno dell'applicazione in ragione delle preoccupazioni sulla sicurezza dei dati
CANBERRA - Ministri e parlamentari australiani hanno cominciato a usare burner phones, cellulari usa e getta, per collegarsi alla piattaforma di proprietà del governo cinese TikTok, di cui è attesa la messa al bando da tutti i dispositivi ufficiali del governo di Canberra.
Lo riferisce il quotidiano The Australian, secondo cui è stata presentata una revisione di sicurezza sui social media ordinata dalla ministra degli Affari Interni Clare O'Neil, in seguito a preoccupazioni emerse riguardo alla app, la raccolta di dati personali e sensibili e il potenziale di accesso da parte di funzionari del governo cinese. Si prevede che la ministra raccomanderà un'interdizione, portando l'Australia in linea con Usa, Gran Bretagna e Nuova Zelanda.
Quasi 3,2 milioni di australiani, su una popolazione di 25,7 milioni, sono attivi sulla piattaforma di condivisione video che permette di filmare, editare e condividere brevi filmati. «Nella sua essenza, TikTok funziona come un capillare strumento di sorveglianza, che raccoglie quantità estese di dati personali e sensibili», spiega la revisione di sicurezza.