I quattro decreti sono stati notificati alla Commissione europea e si attende la luce verde da Bruxelles
ROMA - Il governo Meloni ha emanato quattro decreti che puntano a una maggiore chiarezza e trasparenza riguardo alle farine da insetti sugli scaffali dei negozi.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha spiegato: «Bisogna adottare una etichettatura specifica sui prodotti che hanno una derivazione da questi insetti. Diamo la possibilità ai cittadini di scegliere, la libertà è una scelta ineludibile ma l'informazione altrettanto». Si è molto discusso nelle scorse settimane in merito all'introduzione nell'alimentazione di questi prodotti, e Lollobrigida ha spiegato di non considerarli «in concorrenza con quelli della dieta mediterranea, ma non vogliamo che i prodotti derivati dalla nostra attività siano frutto di commistione con questo tipo di farina». Ci si può alimentare come meglio si ritiene, ma «riteniamo che tutto quello che dobbiamo rafforzare sia la capacità di discernimento dei consumatori. L'informazione è la base anche per una corretta alimentazione».
I decreti sono stati notificati alla Commissione europea e, prima dell'applicazione, dovranno ricevere la luce verde da Bruxelles. Cosa prevedono in sostanza? «Abbiamo immaginato nei livelli comunicativi la provenienza del prodotto, i rischi connessi al consumo e il quantitativo presente all'interno di ogni cibo che vede la presenza di questa natura abbiamo anche identificato come modalità di vendita quella di dedicare degli scaffali appositi in maniera che chi sceglie larve, grilli o locuste può indirizzarsi verso quegli scaffali e chi non vuole farlo, che credo sarà la maggioranza degli italiani, se ne terranno lontano».
La Conferenza Stato-Regioni ha chiesto «dei chiarimenti su diversi aspetti, in particolare un pronunciamento del Ministero della Salute sui rischi per i consumatori e quindi di prevederne il pieno coinvolgimento», ha spiegato Federico Caner, assessore della Regione Veneto e coordinatore della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni.