Yevgeny Prigozhin ha chiesto rivedere la sentenza in una lettera inviata al procuratore Alexander Gritsayenko.
MOSCA - Yevgeny Prigozhin, capo della milizia privata russa Wagner, ha detto di giudicare «ingiusta» la condanna di un uomo a due anni di reclusione per avere «screditato» l'esercito, dopo che la figlia di 12 anni aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola.
In un appello inviato al procuratore della regione di Tula, pubblicato oggi sui suoi canali Telegram, Prigozhin chiede di rivedere la sentenza di condanna di Alexei Moskalev, «specialmente per il fatto che sua figlia Masha sarà costretta a crescere in un orfanatrofio». La bambina viveva da sola con il padre, che ora è latitante.
In una lettera inviata al procuratore Alexander Gritsayenko, il capo della Wagner chiede di «controllare la legalità della sentenza». Prigozhin chiede inoltre che del caso possano essere ammessi a discutere gli avvocati della Lega dei veterani di guerra. La lettera è firmata anche dal presidente della Lega, Andrei Troshev.
«I combattenti della Wagner - si legge nel testo - difendono gli interessi della Federazione Russa e muoiono con onore per la nostra patria e il futuro dei nostri figli. Dopo la morte di molti dei nostri compagni, le loro famiglie, mogli e bambini rimangono da soli. Spesso questi bambini, che non hanno parenti, finiscono negli orfanatrofi. Pensiamo che questa sia una grande tragedia per la Russia e il futuro del nostro Paese. Le chiediamo di controllare la legalità di questa sentenza».