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Registri, nomi, informazioni sensibili e propaganda, come l'Intelligence del Cremlino ha lavorato dietro le quinte in Ucraina.
LONDRA - Le spie meglio dei soldati sul campo, questa la conclusione di un rapporto della think tank britannica Royal United Services Institute (Rusi) che ha analizzato i successi del Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa in Ucraina rispetto alle difficoltà riscontrate dall’esercito regolare sul campo.
Un rapporto di 39 pagine che mira ad allarmare i governi occidentali sull'estensione delle azioni russe. «I servizi speciali russi sono riusciti a reclutare una vasta rete di agenti in Ucraina prima dell'invasione. Gran parte dell'apparato di supporto è rimasto vitale dopo l'invasione, fornendo un flusso costante di informazioni sensibili alle forze russe», spiega l'introduzione del documento.
Nomi e registri - La caccia ai dipendenti statali ucraini e ai loro dati personali è stato il successo più importante del Servizio di sicurezza federale russo. Grazie a queste informazioni, in parallelo all’avanzata dell’esercito, il comando russo disponeva dei registri di tutti i quartieri generali locali.
Le abitazioni venivano sistematicamente perquisite e i dipendenti rimasti arrestati e interrogati. La tortura è stata spesso utilizzata non tanto per estorcere informazioni quanto piuttosto a scopo intimidatorio. L'obiettivo è scoraggiare la popolazione ad aderire alla resistenza.
Propaganda e blocchi internet - Oltre alle informazioni dei registri, i servizi segreti russi sono riusciti a bloccare l’accesso a televisione, radio e internet, isolando ulteriormente la popolazione nelle aree occupate.
I successi dell’Intelligence sono in contrasto con le grandi difficoltà incontrate dall’esercito regolare sul campo di battaglia. Eppure anche i servizi segreti non sono esenti da colpe. L’errore più significativo è stato la valutazione del sentimento filorusso nel Donetsk e nel Luhansk. I soldati russi attendevano un accoglienza da eroi invece hanno incontrato la rabbia e la diffidenza della popolazione ucraina.
Una valutazione errata - Il quadro generale è che le agenzie di intelligence e di sicurezza russe hanno ottenuto un maggior grado di successo in Ucraina rispetto ai suoi militari, che hanno subito numerose battute d'arresto.
«I servizi speciali russi», afferma il rapporto, «non hanno l'onestà di riferire accuratamente sui propri sforzi. Sembra esserci un problema sistemico di riportare eccessivamente i propri successi e nascondere le debolezze ai superiori».
