L'ambasciatore russo bolla così la proposta che proviene da Kiev. E aggiunge: «L'esclusione è impossibile senza modifiche della Carta Onu».
NEW YORK - Da oggi la Russia assume la presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza Onu nonostante l'Ucraina abbia esortato gli altri membri a impedirlo. L'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia in una intervista alla Tass ha definito l'idea di privare Mosca del diritto di presiedere il Consiglio di Sicurezza (come chiesto da Kiev) «semplicemente assurda». Il diplomatico ha sottolineato tra l'altro che un'esclusione sarebbe impossibile senza modifiche alla Carta dell'Onu. «Coloro che usano questa demagogia a buon mercato per privare la Russia del suo legittimo status giuridico sono ben consapevoli del lato legale della questione».
Il presidente dell'organo Onu cambia con una turnazione mensile seguendo l'ordine alfabetico dei Quindici membri, e secondo la Carta delle Nazioni Unite tutti sono obbligati a rispettare le decisioni del Consiglio. Ma se il valore simbolico è importante, il potere d'influenzare le scelte è poco.
Tra gli incontri centrali in programma nel prossimo mese, come ha spiegato l'ambasciatore Nebenzia, ci sarà un dibattito presieduto dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov il 24 aprile sulla difesa della Carta Onu, mentre il 10 aprile si parlerà del trasferimento di armi occidentali all'Ucraina.
L'ultima volta che Mosca ha avuto la presidenza di turno fu a febbraio 2022, proprio il mese in cui diede il via all'invasione dell'Ucraina. L'idea che l'organo creato per mantenere la pace e la sicurezza internazionali sia guidato da un Paese il cui presidente è soggetto a un mandato di arresto internazionale per presunti crimini di guerra ha sollevato dubbi da più parti, ma diversi esperti ritengono improbabile che Mosca condizioni in maniera effettiva l'andamento dei lavori. Un diplomatico del Consiglio ha tuttavia spiegato all'ANSA che «l'aspettativa è che condurranno questa presidenza in modo professionale».
Kiev chiede da tempo che Mosca venga espulsa dal Consiglio, mossa impossibile da realizzare visto che sarebbe necessario un voto dello stesso Consiglio dove la Russia stessa ha il diritto veto come membro permanente. Nebenzia ha comunque definito l'idea di privare Mosca del diritto di presiedere il Consiglio «semplicemente assurda»: «La Russia è la continuatrice dell'Urss, soggetto di diritto internazionale che ha ereditato non solo i diritti e gli obblighi del suo predecessore, ma anche il suo stesso carattere giuridico, ufficialmente riconosciuto dalla comunità internazionale. L'esclusione dal Consiglio è impossibile senza modifiche alla Carta Onu, così come è impossibile privare la Russia del diritto di presiedere il Consiglio».