Il giornalista è accusato di essere stato colto in flagrante per «spionaggio» dal Cremlino.
MOSCA - In una lettera aperta, 38 direttori di testate e media di tutto il mondo hanno posto la loro firma condannando la carcerazione in Russia del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich.
Il giornalista è accusato di essere stato colto in flagrante per «spionaggio». Lo si legge sullo stesso giornale finanziario newyorkese di proprietà di Rupert Murdoch.
La lettera è diretta all'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov. "L'arresto arbitrario e ingiusto di Gershkovich costituisce un importante aggravamento dell'azione del suo governo contro la stampa", si legge nella lettera, citata dal Wsj.
«La Russia - continua il testo - sta inviando il messaggio che il giornalismo all'interno dei confini russi viene criminalizzato e che i corrispondenti stranieri che cercano di fare il loro lavoro dalla Russia non godono dei benefici dello stato di diritto».
Allegato alla lettera c'è un estratto degli articoli scritti dal cronista dalla Russia: «Gershkovich è un giornalista, non una spia, e dovrebbe essere rilasciato subito e senza condizioni. Contiamo sulla sua risposta mentre continuiamo a vigilare su ogni passo del procedimento nei suoi confronti», si legge nella lettera, nella quale si chiede che a Gershkovich sia permesso di contattare il suo avvocato e la sua famiglia.