Lo dichiara il rappresentante della Russia presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya.
NEW YORK - La Russia non adotta forzatamente i bambini provenienti dalla zona di conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite Vasily Nebenzya.
«La verità è che i bambini sono stati evacuati dalla zona delle ostilità provocate dal regime criminale di Kiev, che durante tutti questi nove anni di guerra nel Donbass Kiev si è disinteressata del destino di questi bambini, mettendo sistematicamente e deliberatamente in pericolo le loro vite», ha aggiunto.
«Non esiste un'adozione forzata di massa, è solo che gli orfani e i bambini rimasti senza la custodia dei genitori, provenienti da istituti situati all'interno dei confini amministrativi delle repubbliche di Dontetsk e Lugansk al momento del riconoscimento dell'indipendenza da parte della Russia, sono stati trasferiti sotto la tutela preliminare temporanea o la custodia temporanea di cittadini russi», ha concluso durante una riunione informale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, convocata dalla Russia.
Mosca ha assunto la presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza dell'Onu il primo aprile, nonostante le proteste di Kiev e dell'Occidente.