È quanto riferito dall'Istituto per lo studio della guerra (Isw) in merito alla possibilità di un cessate il fuoco da parte di Mosca
KIEV - Mosca potrebbe cercare di sfruttare l'imminente festività della Pasqua ortodossa, il 16 aprile, per ritardare la prevista controffensiva ucraina, chiedendo un cessate il fuoco in nome del rispetto della Chiesa ortodossa. Lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo aggiornamento quotidiano sull'andamento del conflitto.
Il think tank statunitense ricorda che il Cremlino non ha mostrato alcun rispetto per la religione nelle aree occupate dalle sue forze e ha rifiutato un cessate il fuoco in occasione della Pasqua ortodossa del 2022 «per non dare tregua ai nazionalisti di Kiev» durante la battaglia di Mariupol.
Tuttavia, commenta il think-tank, questa volta Mosca potrebbe chiedere un cessate il fuoco perché una pausa di questo tipo darebbe un vantaggio alle truppe russe, consentendo loro di consolidare i progressi ottenuti nell'area urbana di Bakhmut e di preparare le difese contro l'attesa controffensiva ucraina di primavera.