Kiev punta il dito contro il Cremlino: «I russi hanno violato le condizioni dell'iniziativa sul grano del Mar Nero».
KIEV - L'accordo che consente all'Ucraina di esportare grano attraverso il Mar Nero è in uno «stato critico» a causa delle azioni della Russia. Lo ha detto al Guardian Yurii Vaskov, viceministro ucraino delle Infrastrutture.
Il patto firmato sotto l'egida dell'Onu prevede che rappresentanti di Russia, Turchia e - appunto - delle Nazioni Unite, ispezionino le navi in viaggio da e verso i porti ucraini.
Una commissione mista decide i nomi delle navi da esaminare ma, spiega Vaskov, può capitare, come successo oggi, che la parte ucraina presenti i nomi di trasportatori e i russi li modifichino, impedendo che le navi continuino il viaggio, in quello che equivale ad un blocco de facto da parte di Mosca.
«Oggi abbiamo una situazione critica. I russi hanno violato le condizioni dell'iniziativa sul grano del Mar Nero. Hanno deciso di modificare unilateralmente i piani dei porti ucraini. È inaccettabile», ha denunciato il viceministro delle Infrastrutture.
Poco meno di un mese fa, il 18 marzo, l'accordo era stato prolungato con la Russia che ha dichiarato un'estensione di soli 60 giorni, a fronte dei 120 annunciati dall'Ucraina, e ha condizionato l'eventuale nuova proroga alla fine delle sanzioni occidentali sul suo settore agricolo.
Questa situazione di stallo, avverte Vaskov, potrebbe avere degli effetti sui prezzi alimentari globali, che potrebbero crescere anche del 15%.