Ecco come funziona il sistema che si usa in tutta Europa.
TRENTO - I dieci orsi capostipiti del progetto "Life ursus" sono arrivati in Trentino dalla Slovenia tra il 1999 e il 2002 già battezzati, con nomi slavi.
Si parla di tre esemplari maschi - Mazu, Joze e Gasper - e di sette esemplari femmina, Kirka, Irma, Jurka, Vida, Brenta, Maya e Daniza. Quest'ultima è morta nel 2014 per l'anestesia che le è stata somministrata al momento della cattura.
Ma come nascono i nomi degli altri plantigradi che si trovano in Trentino? Nei primi tempi gli orsi venivano chiamati con le iniziali dei genitori, mentre dopo pochi anni i responsabile del progetto di ripopolamento in Trentino hanno adottato il sistema che si usa in tutta Europa, identificando gli esemplari in base al sesso e al numero progressivo d'identificazione.
L'orsa JJ4, catturata ora dopo la morte di Andrea Papi, il runner ventiseienne di Caldes, si chiama così perché è la quarta figlia di due capostipiti di "Life ursus", Joze e Jurka. Ha 17 anni e, al momento della cattura, era accompagnata da tre cuccioli di due anni, due dei quali sono stati catturati nella trappola tubo assieme a lei per poi essere liberati.
La sorella JJ3 abbattuta a Thusis (GR) - Il primogenito della cucciolata di JJ4 si chiamava JJ1, meglio conosciuto come Bruno. Venne ucciso in Baviera nel 2006 perché si era rivelato troppo confidente e si era reso responsabile di aggressioni e uccisioni di altri animali in Austria e in Germania. JJ1 venne poi impagliato ed esposto in un museo di Monaco.
La sorella JJ3 venne abbattuta nel 2008 nella regione di Thusis, nei Grigioni, perché si avvicinava senza alcun timore ai centri abitati in cerca di cibo.
Dal 2006 si sono invece perse le tracce di JJ2, l'altro fratello che aveva fatto la sua apparizione nell'estate 2005, sempre nei Grigioni, in Val Monastero e nella Bassa Engadina, e che era stato ribattezzato "Lumpaz" (Monello in romancio) dal "SonntagsBlick" dopo un sondaggio tra i lettori. Secondo voci non confermate, il "Monello sarebbe stato abbattuto illegalmente in val Venosta.
Nei giorni scorsi, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha annunciato la volontà di abbattere anche MJ5, responsabile dell'aggressione ad un escursionista trentino, Alessandro Cicolini, il 5 marzo scorso in Val di Rabbi. Anche MJ5 è figlio di due capostipiti di "Life ursus", Maya e Joze.
Diverso invece il caso di M62, che non è discendente diretto dei capostipiti del progetto che ha riportato gli orsi in Trentino. Il suo nome ha quindi origine dal sesso del plantigrado (la lettera "m" sta per maschio) e dal numero progressivo di identificazione. M62 è stato il sessantaduesimo orso ad essere identificato. Come lui anche M49, meglio conosciuto come "Papillon", che in questo momento, oltre a JJ4, è l'unico orso rinchiuso nel centro faunistico di Casteller, a Trento. L'esemplare è conosciuto per aver tentato per ben due volte la fuga tra il 2019 e il 2020.