Non solo gli Stati Uniti e i Paesi europei si preoccupano per l'espansionismo economico cinese
MOSCA - Un gruppo di alti funzionari russi aveva - una 10ina di mesi fa - espresso preoccupazione in merito all'influenza cinese in Russia. Le sanzioni imposte dall'occidente, in particolare quelle che hanno colpito il settore dello sviluppo e della produzione di nuove tecnologie, avevano obbligato Mosca a solidificare le sue relazioni commerciali con Pechino e a importare un maggior numero di beni e servizi cinesi. L'aumento dell'influenza del dragone asiatico in Russia, soprattutto nei settori dell'elettronica e della telefonia mobile, aveva portato alla redazione di un documento top-secret contenente le preoccupazioni degli alti funzionari russi. Lo riporta Bloomberg.
Stando a fonti informate e a conoscenza del contenuto del documento, la Russia starebbe faticando a produrre tecnologia avanzata: «Le autorità russe sono riuscite a importare alcuni componenti statunitensi ed europei attraverso Paesi terzi, tra cui la Cina continentale e Hong Kong, ma gli Stati Uniti e l'Unione Europea stanno incrementando i propri sforzi per fare rispettare le sanzioni», il che lascia intendere che sarà sempre più difficile - per il Cremlino - fare a meno della tecnologia cinese.
Le preoccupazioni russe legate alla dipendenza da aziende come Huawei e China Mobile Ltd fanno eco alle preoccupazioni sollevate dagli Stati Uniti e alcuni Paesi dell'Unione Europea sui rischi posti dall'utilizzo di apparecchiature e programmi cinesi, soprattutto per quello che riguarda la sicurezza delle reti informatiche e della protezione di dati sensibili.