Unicef lancia l'allarme, troppi genitori scelgono di non vaccinare i propri figli.
NEW YORK - L’impressione iniziale è che stiamo assistendo a un paradosso. La crisi sanitaria legata alla pandemia Covid è stata risolta grazie alla prontezza dei laboratori medici che, in tempi record, hanno fabbricato un vaccino capace di limitare i danni del virus.
L'allarme di Unicef - Eppure proprio la fiducia verso questo strumento sanitario sembra aver subito un contraccolpo dopo la pandemia. Un rapporto pubblicato oggi da Unicef, “State of the World’s Children 2023”, segnala un preoccupante calo globale della copertura vaccinale dei bambini della prima infanzia, registrata durante gli ultimi tre anni condizionati dal Covid.
«All’apice della pandemia, in pochissimo tempo sono stati sviluppati vaccini che hanno salvato molte vite. Eppure, nonostante questo successo storico la paura e la disinformazione si sono diffuse tanto quanto lo stesso virus», ha spiegato Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef.
Un'altra vittima della pandemia - Tra il 2019 e il 2021, 67 milioni di bambini non hanno ottenuto i vaccini necessari di routine. Un dato che preoccupa l’agenzia delle Nazioni Unite. «Non possiamo permettere che la fiducia nelle vaccinazioni di routine diventi un’altra vittima della pandemia, perché la prossima ondata di decessi potrebbe riguardare il morbillo, la difterite e altre malattie evitabili, e toccare in primis i bambini».
Le cause indicate dal rapporto sono molteplici e spaziano dal sovraccarico del sistema sanitario, alla penuria di risorse, all’emergenza di nuovi conflitti e al calo di fiducia verso i vaccini. Lo scetticismo è infatti cresciuto a causa della diffusione di fake news e informazioni fuorvianti che hanno avuto un impatto sulla percezione dell'importanza dei vaccini per i bambini.
I paesi più colpiti - Le disuguaglianze di reddito, accentuate durante la pandemia, risultano invece essere sempre un parametro determinante. Troppi bambini, spesso in comunità difficilmente accessibili, sono ancora esclusi da un'adeguata cura sanitaria. I paesi più poveri a basso e medio reddito sono maggiormente colpiti da questo problema. Nigeria, India, ma anche Myanmar e Filippine, tutti paesi con una tasso di nascite molto elevato, faticano a ridurre il numero di bambini non vaccinati.
Il rapporto dell'agenzia dell'Onu mira quindi a sensibilizzare maggiormente i governi per incentivare una campagna vaccinale più mirata.