Il ministro italiano dell'Ambiente Gilberto Pichetto ha spiegato che l'eutanasia non è l'unica soluzione presa in considerazione.
ROMA - «Da qui all'11 maggio (quando si pronuncerà il Tar, ndr.) stiamo cercando anche delle soluzioni di trasferimento». È quanto ha affermato il ministro italiano dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin parlano ai microfoni di Radio Anch'Io. «Se la sente di dire che non ucciderete l'Orsa JJ4?», gli è stato chiesto. «Io me la sento abbastanza di dirlo - è stata la risposta -. Spero che si riesca a dare una soluzione di trasferimento da qualche parte».
Il ministro ha sostenuto che «dobbiamo trovare il luogo dove portare l'orsa» perché «non diamo una soluzione abbattendola».
Il ministro ha spiegato che comunque, poiché la decisione di catturarla è stata presa in base al testo unico di pubblica sicurezza, il potere di decisione in questo senso spetta al presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
«La questione che ci ha fatto emergere questo gravissimo episodio - ha detto il ministro - è che purtroppo ci sono 120 orsi dove dovrebbero esserci 40. Sono stati immessi con una scelta dell'uomo, locale, fatta a fini turistici. E poi è scappata di mano. Sono aumentati a dismisura e ora la situazione va ricondotta all'ordine. Significa un piano di trasferimento e di allargamento con più territori. Il problema esiste ed esiste tutto».
Un trasferimento possibile - «Nel parere fornito dall'Istituto scientifico governativo si legge che i due rifugi indicati dalla Lav sono un'opzione che il Tar di Trento potrà prendere in considerazione per formulare il giudizio che sarà rilasciato nel corso dell'udienza collegiale di sospensiva confermata per il prossimo 11 maggio, dopo che è stata rigettata la richiesta di anticiparla al 20 aprile».
Lo scrive, in una nota, la Lega anti vivisezione (Lav), esprimendo soddisfazione per il parere depositato ieri dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sull'abbattimento dell'orsa JJ4.
«Nei prossimi giorni ed entro i termini previsti, depositeremo tutta la documentazione tecnica necessaria ad attestare anche i requisiti di sicurezza delle due strutture, così che il Tar possa assumere la sua decisione nella massima serenità, anche alla luce dell'apertura dichiarata ieri dal ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin a soluzioni alternative alle uccisioni», dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav Animali selvatici, ribadendo l'appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per «un serio progetto di convivenza», in Trentino.