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«Entro il 2030, il popolo cinese metterà piede sulla luna» Il capo progettista dell'Agenzia Spaziale Nazionale Cinese (CNSA) rende noti i prossimi tre target spaziali di Pechino
PECHINO - Riportare a Terra campioni di rocce lunari il prossimo anno, nel 2030 portare i suoi astronauti a camminare sulla Luna e, infine, realizzare una base stabile: sono i prossimi ambiziosi obiettivi spaziali della Cina relativi all'esplorazione lunare. A farne il punto in occasione di un programma televisivo dell'emittente di stato Cctv è stato Wu Weiren, capo progettista dei programmi dell'Agenzia Spaziale Nazionale Cinese (CNSA).
Anche la Cina punta alla Luna e il prossimo importante passo è in programma per il prossimo anno con il lancio di Chang'e 6, un rover che raggiungerà la faccia nascosta della Luna e che riporterà a Terra circa di 2 chili di campioni di terreno.
Una missione gemella di Chang'e 5 che si è conclusa con successo nel 2020 riportando a Terra campioni lunari, i primi dopo la fine delle missioni Apollo e la sovietica Luna24 nel 1976. Chang'e 6 sarà operativa per 53 giorni e a rendere la sua missione più difficile della precedente sarà il fatto che le sue comunicazioni dovranno essere ritrasmesse da un satellite posizionato in un'orbita di "equilibrio" tra Terra e Luna, un ponte radio necessario perché il lato nascosto della Luna non guarda mai verso la Terra rendendo così impossibili comunicazioni dirette.
«Entro il 2030, il popolo cinese sarà sicuramente in grado di mettere piede sulla luna. Non è un problema», ha anche aggiunto Weiren, e in vista di quella data nel 2027 verrà testato un nuovo lanciatore e un veicolo spaziale mentre l'anno successivo una missione robotica, Chang'e 8, testerà le tecnologie necessarie a costruire in futuro una base lunare fabbricando mattoni con la polvere lunare e migliorare le comunicazioni.
Per quanto riguarda una futura stazione lunare, ha aggiunto Weiren, la Cina è aperta a possibili collaborazioni anche agli Stati Uniti e l'Europa.
