Cerca e trova immobili
Il presidente degli Stati Uniti ha lanciato un nuovo piano per regolamentare le emissioni prodotte dal settore
NEW YORK - L'amministrazione Biden ha annunciato un piano per ridurre le emissioni di Co2 delle centrali elettriche, a gas e carbone, a partire dal 2030, come parte degli sforzi degli Stati Uniti per combattere il cambiamento climatico.
Queste nuove norme prevedono, tra l'altro, l'obbligo per alcune centrali elettriche a carbone di catturare le proprie emissioni, invece di immetterle nell'atmosfera. Se entreranno in vigore, saranno le prime restrizioni imposte dall'Agenzia per la protezione ambientale (Epa), agli impianti esistenti. Il progetto «si basa su tecnologie comprovate e disponibili per limitare l'inquinamento da carbonio», spiega Epa.
Quest'ultima ha stimato che le misure anti-emissioni impedirebbero a 617 milioni di tonnellate di anidride carbonica di entrare nell'atmosfera fino al 2042, l'equivalente di una riduzione delle emissioni annuali di 137 milioni di veicoli, ovvero la metà delle auto negli Stati Uniti. Ma le regole, attualmente in forma di bozza, potrebbero affrontare un complicato iter legale e arrivare fino alla Corte Suprema a maggioranza conservatrice, che ha già respinto gli sforzi per regolamentare il settore.
Le emissioni delle centrali elettriche statunitensi sono in costante calo, grazie a una riduzione del costo delle energie rinnovabili. Ma il settore è ancora responsabile di un quarto dei gas serra prodotti dalla più grande economia mondiale. Per questo Biden si è impegnato a ridurre a zero le emissioni derivanti dalla produzione di elettricità entro il 2035.
