Lo racconta la BBC. Il conflitto in Sudan acquisisce dimensioni sempre più tragiche.
GENEINA - Il conflitto in Sudan ha raggiunto livelli critici. Il contabile Mohamed Osman si è improvvisamente ritrovato a brandire un AK-47 per difendere il suo quartiere. La BBC ha raccontato la sua storia.
Dall'inizio della guerra in Sudan il quartiere di Osman è stato bombardato e saccheggiato dalle Forze di Supporto Rapido (RSF) e dalle milizie arabe note con il sinistro soprannome di Janjaweed, i "diavoli a cavallo" in lingua araba.
Man mano che i combattenti delle RSF si sono avvicinati al quartiere di Osman, lui e altri uomini hanno deciso d'imbracciare le armi e pattugliare la zona in turni da 24 ore.
«Non avrei mai immaginato di trovarmi in una situazione del genere. È una situazione orribile», ha dichiarato alla BBC. «Ogni volta che i Janjaweed attaccano Geneina, i loro alleati affluiscono dal vicino Ciad in moto e a cavallo per prestare loro assistenza».
L'ufficio di Osman è ridotto in cenere: «Non posso nemmeno avvicinarmi, figuriamoci lavorare». Ormai Geneina è diventata una città occupata, con cecchini schierati sui tetti degli edifici e uomini armati che pattugliano le strade: «Sparano indiscriminatamente. Se si esce di casa, si rischia di essere uccisi. Non ci si può muovere, nemmeno per coprire una distanza di 200 o 300 metri», ha dichiarato alla BBC Mohammed Ibrahim, compagno d'armi di Osman.
Negli ultimi giorni, a Geneina, sono state uccise almeno 280 persone e altre 160 sono rimaste ferite.