Il discorso del presidente francese Emmanuel Macron durante il Summit di Parigi sul nuovo Patto finanziario mondiale·
PARIGI - Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha invocato una terapia «shock di finanziamento pubblico» per rispondere alla crisi climatica e contro la povertà.
Dinanzi a circa 40 capi di Stato e di governo provenienti a Parigi da tutto il mondo, Macron ha lanciato un appello alla «mobilitazione generale» per ridurre le fratture tra Nord e Sud, aiutando i più vulnerabili a rispondere a sfide epocali. «Serve uno shock di finanziamento pubblico», ha martellato il presidente, aggiungendo che oggi nel mondo ci sono «molti soldi» ma non necessariamente destinati al «servizio del progresso del pianeta».
«Abbiamo un sistema finanziario che è frutto di un consenso passato», ha affermato Macron, «che indubbiamente non va abbastanza veloce» e che «non è completamente adatto». Quindi l'appello a «riallineare» questo sistema «sugli attuali obiettivi».
Chiamata a parlare subito dopo il leader francese, la giovane attivista dell'Uganda, Vanessa Nakate, ha chiesto ai leader mondiali presenti un minuto di silenzio per tutti coloro «che soffrono già e che hanno fame, che sono sfollati, che lasciano la scuola». Ha inoltre lanciato un appello ad «un'uscita equa dalle energie fossili», criticando frontalmente i profitti delle compagnie petrolifere occidentali. «Le promesse non mantenute costano vite», ha avvertito durante il suo intervento al Palais Brongniart.
Al vertice parigino che si è aperto sotto a una pioggia battente sono attesi, tra gli altri, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, il presidente brasiliano Ignacio Lula da Silva, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la segretaria Usa al Tesoro Janet Yellen.
«Serve un'azione urgente per il pianeta»
Il segretario generale dell'Onu, António Guterres, intervenendo al summit di Parigi, lancia un nuovo accorato appello al cambiamento, ritenendo che «l'architettura finanziaria internazionale ha fallito».
«Non ci possono essere soluzioni serie alla crisi senza riforme serie», ha avvertito, invocando la necessità che il summit di Parigi «non sia solo un grido dal cuore per il cambiamento, ma un grido di guerra. Un grido di assembramento per un'azione urgente» a favore del pianeta. Per lui, le regole di attribuzione dei finanziamenti del Fondo Monetario Internazionale o della Banca Mondiale «sono divenute profondamente immorali».
E oggi «l'immobilismo non è più un'opzione». Il capo dell'Onu invoca una «nuova Bretton Woods, un momento per i governi di riunirsi, per riesaminare e riconfigurare l'architettura finanziaria globale per il 21/o secolo». Parole in linea con quelle di Mia Mottley, prima ministra della giovane Repubblica caraibica di Barbados, tra i Paesi più vulnerabili dinanzi ai rischi del cambiamento climatico. A Parigi, Mottley chiede una «trasformazione assoluta» del sistema finanziario e non solo «una riforma».