La denuncia arriva direttamente dall'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.
ATENE - Atene ha ignorato un'offerta dell'agenzia di frontiera europea Frontex per l'assistenza aerea prima dell'affondamento del barcone di migranti che il 13 giugno ha causato almeno 82 morti e centinaia di dispersi a Pylos, al largo delle coste della Grecia. Lo ha reso noto Frontex. L'agenzia Ue «ha offerto ulteriore supporto aereo alle autorità greche il 13 giugno ma non ha ricevuto risposta», ha dichiarato il servizio stampa dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera con sede a Varsavia.
Il giorno della tragedia, il centro di coordinamento italiano (Mrcc) aveva ordinato all'aereo di Frontex di cercare il peschereccio alle 8:33 ora locale. Quest'ultimo è stato avvistato alle 9:47, secondo Frontex. «L'aereo ha osservato il peschereccio per 10 minuti prima di essere costretto a tornare alla base per fare rifornimento», ha precisato Frontex.
Già dieci giorni fa, l'agenzia europea aveva riferito che aveva proposto ai greci di inviare un drone a pattugliare sopra il Mar Egeo. Le autorità greche avevano, tuttavia, chiesto di mandare il drone su un altro salvataggio nel sud di Creta, dove 80 persone erano in pericolo, secondo Frontex.