Il gruppo dissidente del Forze armate rivoluzionarie della Colombia ha accettato di negoziare un cessate il fuoco.
BOGOTÁ - Il governo della Colombia e lo Stato maggiore centrale (Smc) del gruppo dissidente del Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc-Ep) guidato dal comandante Iván Mordisco, hanno annunciato il raggiungimento di un accordo per istituire un tavolo di dialogo che permetta il raggiungimento di un cessate il fuoco.
In un comunicato congiunto pubblicato attraverso le reti sociali, le parti segnalano che nei prossimi giorni annunceranno i nomi di coloro che integreranno le delegazioni che si siederanno al tavolo di dialogo.
Il primo obiettivo che si vuole raggiungere, precisa il documento, è il raggiungimento di «un cessate il fuoco bilaterale e temporaneo di carattere nazionale».
«Le parti - prosegue il comunicato - ribadiscono la loro ferma intenzione di andare verso la costruzione di un accordo di pace che ponga fine allo scontro armato e che promuova il raggiungimento di una pace globale, stabile e duratura, con giustizia sociale e ambientale».
Si è appreso inoltre che la fase preliminare del tavolo di dialogo vedrà la presenza permanente di rappresentanti dell'Ufficio dell'Alto Commissario per la pace del governo, di membri della comunità internazionale, della chiesa cattolica e del Consiglio ecumenico delle chiese.
La possibilità di un cessate il fuoco tra il governo e l'Smc delle ex-Farc era stato annunciato dal presidente colombiano Gustavo Petro poco prima della mezzanotte del 31 dicembre, e riguardava cinque gruppi armati menzionati nel suo programma di «pace totale».
Questo processo negoziale ricalca a grandi linee quello che ha riguardato nei mesi scorsi l'Esercito di liberazione nazionale (Eln), che si è sviluppato in tre round e che ha portato ad un accordo di cessate il fuoco che entra in vigore il 3 agosto.