La proposta di Zelensky: «L'accordo sul grano può e deve continuare a funzionare, senza la Russia»
KIEV - Prezzo del grano senza grandi strappi e poco mosso all'indomani della decisione della Russia di ritenere concluso l'accordo con l'Ucraina. In apertura di contrattazioni il grano duro è stato scambiato a 810 dollari per ogni singola unità contrattuale da 5000 staia, con un calo del 0,6%, mentre quello tenero cede lo 0,3% a 651 dollari.
Accordo tripartito - Nel frattempo il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver inviato lettere ufficiali al presidente turco Recep Tayyip Erdogan e al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres con una proposta per continuare il lavoro sull'accordo sul grano in un formato tripartito. Lo riporta l'"Ukrainska Pravda".
«L'accordo sul grano può e deve continuare a funzionare, senza la Russia», ha dichiarato ieri Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale, come riferisce Ukrinform.
«Ucraina, Nazioni Unite e Turchia possono garantire congiuntamente il funzionamento del corridoio alimentare e l'ispezione delle navi. E questo è necessario per tutti nel mondo», ha affermato sottolineando che «la posizione dell'Ucraina è sempre stata e sarà la più chiara possibile: nessuno ha il diritto di distruggere la sicurezza alimentare di nessuna nazione».
Gli obblighi contrattuali saranno rispettati, dice Mosca - Mosca adempirà ai suoi obblighi contrattuali delle forniture di grano ai clienti, ha assicurato il primo vice rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite Dmitry Polyansky commentando la conclusione dell'accordo sull'esportazione del cereale.
«Da parte nostra, ci impegniamo ad adempiere a tutti gli obblighi contrattuali sulle forniture di grano russo ai clienti e a continuare a fornire assistenza ai bisognosi nei paesi in via di sviluppo nonostante tutti gli ostacoli», ha dichiarato Polyansky citato dall'agenzia Tass. Polyansky ha pure reso noto che la Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull'Ucraina il 26 luglio.
La Tass, citando una fonte del ministero degli Esteri turco, riferisce anche che i capi della diplomazia di Mosca e Ankara, Sergei Lavrov e Hakan Fidan avrebbero avuto oggi una conversazione telefonica e avrebbero discusso «degli ultimi sviluppi nell'ambito dell'accordo sul grano» esportato dai porti ucraini, che ieri Mosca ha annunciato di non voler rinnovare.