La struttura, che collega la Russia alla penisola, ricopre un'importante funziona strategica per l’esercito di Putin.
KIEV - Le forze ucraine continueranno a colpire la Crimea occupata e il ponte di Kerch, che collega la Russia continentale alla penisola annessa da Mosca: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, in un'intervista alla Cnn.
«Tutti questi obiettivi sono obiettivi ufficiali perché ridurranno la loro capacità di combattere contro di noi (e) contribuiranno a salvare le vite degli ucraini», ha affermato Reznikov.
Rispondendo alla domanda se l'obiettivo di Kiev sia quello di mettere fuori uso il ponte in modo permanente, Reznikov ha spiegato che è «una tattica normale distruggere le linee logistiche del nemico per bloccare le possibilità di ottenere più munizioni, più carburante, più cibo, eccetera. Ecco perché useremo queste tattiche contro di loro».
La Russia ha colpito ripetutamente la città portuale meridionale di Odessa e la regione circostante nel corso dell'ultima settimana, mentre l'Ucraina ha continuato i suoi attacchi all'interno della Crimea, incluso lo stesso ponte di Kerch la settimana scorsa per la seconda volta.
I ritardi della controffensiva
La controffensiva ucraina è in ritardo rispetto al previsto, ma si sta svolgendo secondo i piani: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, in un'intervista alla Cnn.
Reznikov ha comunque assicurato di «non essere preoccupato», definendo allo stesso tempo errata l'opinione secondo cui «ogni controffensiva dovrebbe essere rapida». Il ministro ha elencato diversi motivi per cui la controffensiva potrebbe essere più lenta del previsto.
«Si tratta di una questione di difesa aerea. È una questione di fatto che abbiamo una linea del fronte molto lunga. E abbiamo un gran numero di nemici contro di noi. Questa è una guerra, non un videogioco. I nostri generali e comandanti vedono la situazione reale sul campo di battaglia. Il valore principale per noi sono le vite dei soldati», ha affermato.
Reznikov ha aggiunto che l'avanzata sul fronte meridionale è in gran parte rallentata dalle mine disseminate dalle truppe russe, sottolineando che molto spesso i solfati ucraini devono bonificare manualmente i percorsi attraverso questi campi. «Dobbiamo usare molto lentamente i nostri soldati, genieri e preparare molto lentamente i corridoi per un vero movimento offensivox, ha aggiunto.