Un fenomeno che prosegue a ritmo serrato e preoccupa gli esperti.
NUUK - Uno dei più grandi ghiacciai della Groenlandia, il Nioghalvfjerdsbrae, si è assottigliato del 42% dal 1998, perdendo ogni anno 38 metri di spessore.
Sono i numeri di un monitoraggio svolto in questi anni dal gruppo di ricerca guidato da Ole Zeising, dell'Istituto Alfred Wegener presso il Centro Helmholtz per la ricerca polare e marina in Germania, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Cryosphere.
Lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia prosegue a ritmo serrato, si stima che solo questi ghiacci potrebbero aver fatto salire il livello del mare di 1,4 millimetri l'anno, ma quel che sta avvenendo non è facilmente visibile in superficie ma è per lo più nascosto alla vista.
Combinando osservazioni da terra, da satellite e da aereo i ricercatori tedeschi hanno determinato che la lunga lingua di ghiaccio del Nioghalvfjerdsbrae la cui parte finale si estende in mare si sia assottigliata di quasi la metà negli ultimi 25 anni, una perdita di 38 metri ogni anno dal 2018. Una riduzione poco visibile dall'esterno, l'altezza apparente del ghiaccio si è ridotta 'solo' di 7,6 metri l'anno.
Buona parte dello scioglimento avviene infatti alla base del ghiacciaio dove i dati radar hanno messo in luce la presenza di un grande canale alto 500 metri e largo 1000 che porta l'acqua di scioglimento direttamente in mare. L'afflusso di queste grandi quantità di acqua dolce sta alterando sensibilmente le correnti marine della regione e nel lungo periodo potrebbero facilitare fenomeni su scala più grande che potrebbero impattare il clima globale.