Forte la condanna da parte dell'Onu. Le tonnellate di grano andate in fumo potevano «nutrire 66 milioni di persone per un giorno»
KIEV - Le migliaia di tonnellate di grano che sono state danneggiate dall'attacco russo del 2 agosto al porto di Izmail «sarebbero state sufficienti per nutrire circa 66 milioni di persone per un giorno».
È quanto ha dichiarato Denise Brown, coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite in Ucraina, secondo cui «gli attacchi implacabili delle forze russe ai magazzini di grano e alle infrastrutture portuali in Ucraina sono estremamente allarmanti e possono costituire una grave violazione del diritto internazionale umanitario».
Per questo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari continua a denunciare la difficile realtà dei civili in Ucraina che già affrontano una situazione terribile. Gli attacchi intensificati alle infrastrutture civili critiche nel paese, sottolinea l'Onu, rischiano di peggiorare ulteriormente i bisogni umanitari.
L'Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari rileva inoltre che il piano di risposta umanitaria da 3,9 miliardi di dollari per il 2023 che mira a fornire assistenza a circa 11,1 milioni di persone in tutta l'Ucraina a fine di luglio risultava finanziato solo per circa il 30%, con un impatto negativo sugli sforzi umanitari per fornire aiuti a chi ne ha bisogno.