Nella città si registra il quarto balzo in cinque mesi. Dal caro affitti al fenomeno dei Mommunes: ne parliamo con un esperto
NEW YORK - Per la quarta volta in cinque mesi, New York supera sé stessa: mai gli affitti medi delle case sono stati così alti. Si parla di oltre 5'500 dollari, il 30% in più rispetto al 2019.
Se guardiamo nel dettaglio, oggi un monolocale lo possiamo prendere con circa 3'200 dollari, mentre per un appartamento di tre o quattro stanze abbiamo bisogno di almeno 10 mila dollari. In generale, diciamo che la maggior parte degli americani “se la cava” con 4'400 dollari.
Il caro affitti è da mesi diventato l’argomento predominante, soprattutto tra i giovani professionisti e le famiglie. Si tratta infatti di cifre da togliere il respiro anche per chi vanta lavori molto remunerativi. «Nonostante dal 2020 New York registri 400mila persone in meno, i prezzi continuano ad aumentare, ci spiega Matteo Battilana, esperto nel settore dell’immobiliare. Questo è principalmente dovuto all’aumento dei tassi di interesse dei mutui, perché ha spinto numerose persone interessate originariamente a comprare casa, a ripiegare sull’affitto».
Battilana ci racconta che ormai è prassi vedere lunghe file di aspiranti inquilini sul marciapiede fuori dall’edificio della casa che è stata messa sul mercato, prima che questa venga aperta per la “visita di gruppo”. L’incrocio dei dati del mercato, ci spiega ancora Battilana, farebbe però pensare che presto si raggiungerà la cifra massima, per poi scendere leggermente. «Se questo non avverrà- dice- le persone troveranno soluzioni alternative. Tra queste, anche quella di cambiare città». E in effetti, tanti hanno già iniziato ad aguzzare l’ingegno.
In tutti gli Stati Uniti si è affermato, ad esempio, un trend chiamato “Mommunes”: grazie a una app sul telefono, madri single si mettono in contatto e vanno a vivere insieme, per aiutarsi con la cura dei figli, ma anche per dividere affitto e le spese di luce e gas. Inoltre, ricordiamo che i millennials sono soprannominati «la generazione dei coinquilini», perché non riuscendo a comprare casa o a mettere insieme abbastanza soldi per prendere un appartamento, molti di loro continuano a vivere con i genitori o addirittura con i nonni.