Il gadget di Apple, pensato per ritrovare chiavi e portafogli, spopola negli States con usi anche decisamente particolari.
NEW YORK - Quando nel 2021 la Apple ha messo in commercio gli AirTag, l’azienda aveva specificato che questi dispositivi di localizzazione sono stati pensati per il ritrovamento di oggetti, come chiavi e valigie. E invece, indifferenti ai consigli per gli acquisti, sempre più americani li stanno utilizzando per tracciare la posizione di figli e animali domestici.
Sono economici, piccoli e facili da utilizzare: una mappa sul cellulare, precedentemente sincronizzata, mostra dove si trova in quel preciso momento il dispositivo, e quindi la persona, l’animale, o l’oggetto a cui è collegato.
I genitori di ragazzi che sono troppo piccoli per avere il telefono, ma abbastanza grandi per fare delle attività da soli, hanno raccontato di sentirsi più sicuri attaccando gli AirTag agli zaini scolastici, o alle biciclette, ad esempio, per avere sempre a portata di mano la geolocalizzazione dei figli.
«L’anno scorso, mentre vedevo la pubblicità, ho avuto l’idea di comprarlo per attaccarlo al guinzaglio della mia Carrie- ci racconta Gemma Citro, residente nel bellissimo quartiere del Village, a New York- Carrie È una cagnolina Chow Chow molto educata e pacata, non ho mai avuto problemi, ma attaccarle l’AirTag mi ha dato maggiore tranquillità. Soprattutto quando non sono io a portarla a spasso; grazie a questo dispositivo posso sempre sapere dove si trova».
Per quanto riguarda i bambini, è vero che sono sempre più impegnati durante la giornata, dalla scuola, allo sport, alle lezioni di musica o altro. Con un semplice clic, i genitori possono seguirli a distanza. È diventato virale su Tik Tok il video di una mamma che ne spiegava il funzionamento. Gli esperti però hanno avvisato di non abusare di questa forma di controllo, perché potrebbe involontariamente interferire con lo sviluppo dei ragazzi e anche ostacolare il rapporto con gli adulti.
Per questo, molti suggeriscono di limitare l’utilizzo degli AirTag solo in situazioni circoscritte; ad esempio, nei luoghi affollati, dove le probabilità che un bambino si perda sono più alte. È fondamentale, infatti, che i minori siano supervisionati, ma è anche giusto riconoscere loro una giusta dose di indipendenza, necessaria per una sana formazione.