Centinaia di appassionati e curiosi si recheranno questo weekend sulle sponde del lago scozzese nella speranza di avvistare Nessie
DRUMNADROCHIT - Le sponde del lago di Loch Ness si preparano ad accogliere centinaia di curiosi che il prossimo weekend parteciperanno alla più grande ricerca in più di 50 anni del leggendario mostro Nessie. Aiutati da droni termici e un idrofono, il loro obiettivo sarà quello di osservare la superficie dell'acqua - sia da terra, sia in barca - con la speranza di notare dei cambiamenti o degli spostamenti inspiegabili. Alla due giorni sono pervenute talmente tante iscrizioni che gli organizzatori - il Loch Ness Centre e il Loch Ness Exploration - ora lasciano unicamente la possibilità di partecipare online.
L'ultimo avvistamento del mostro, negli anni chiamato affettuosamente Nessie, risale a novanta anni fa - nel 1933-, quando la manager dell'hotel di Drumnadrochit Aldie Mackay entrò nella hall della struttura affermando di aver visto una strana bestia simile a una balena nelle acque del lago. Non molto tempo dopo un uomo affermò che un grande animale aveva attraversato la strada mentre si trovava in macchina per poi sparire nelle acque del Loch Ness. Il primo avvistamento di cui si ha ancora memoria fu nel Medioevo, quando il monaco irlandese Columba di Iona affermò di aver incontrato Nessie.
Da allora, e con particolare fervore negli ultimi tre decenni del 1900, studiosi e scienziati hanno cercato di stabilire la verità. Nell'87, scrive il Guardian, nell'Operazione Deepscan vennero utilizzati dei sonar che avrebbero captato un enorme e possente oggetto non identificato sotto la superficie. Nel 2018 però uno studio congiunto del Dna decretò che non ci fossero animali di grandi dimensioni nel lago.
Nonostante l'evidenza scientifica, il Loch Ness Centre ha deciso di non demordere, organizzando una caccia che si terrà il 26 e il 27 agosto. L'ultima ricerca di questo tipo risale al 1972, quando venne istituito il Loch Ness Investigation Bureau. Stando agli organizzatori i partecipanti si possono contare a centinaia.
Per il general manager del centro Paul Nixon sarà «un'esperienza indimenticabile per i visitatori». «Siamo i guardiani di questa storia unica e ci impegniamo affinché le ricerche continuino e svelino i misteri che giacciono sotto la superficie del lago». Il weekend «è un'opportunità senza precedenti».