Sono le parole del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko.
MINSK / MOSCA - «Non posso credere» che dietro la morte del capo della Wagner ci sia Putin, ha dichiarato il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko. «Conosco Putin», ha detto. «È un uomo riflessivo, molto calmo (...) Quindi non riesco a immaginare che sia stato Putin a fare questo».
Il presidente ha sostenuto di non essersi mai impegnato a garantire la sicurezza di Prigozhin. Anche se ha ammesso di averlo messo in guardia assieme al comandante militare Wagner Dmitry Utkin.
Lukashenko ha poi aggiunto che buona parte dei membri della Wagner - «fino a 10.000» - rimarranno in Bielorussia: «Una parte sono andati in vacanza. Altri hanno deciso di vivere ai margini, ma tra pochi giorni tutti saranno qui. Anche se adesso non c'è bisogno di tenerli qui».
La reazione ai commenti di Biden - Intanto il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov ha respinto come «una palese inosservanza dei metodi diplomatici» i commenti del presidente americano Joe Biden, che ha ipotizzato un ruolo del presidente russo Vladimir Putin nella morte del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin.
«Non sono sorpreso», aveva detto Biden subito dopo avere appreso dello schianto del jet in Russia a bordo del quale secondo le autorità di Mosca si trovavano Prigozhin e altri dirigenti della Wagner. «Non c'è molto di quello che accade in Russia - aveva aggiunto il presidente Usa - a cui Putin non sia dietro. Ma non so molto al riguardo».
«Penso che le speculazioni di dirigenti di Washington su quello che sta succedendo nel nostro Paese - ha affermato Ryabkov - siano un riflesso di una palese inosservanza dei metodi diplomatici. In fin dei conti, ritengo che il presidente americano non sia nella posizione per speculare a proposito di eventi tragici di questa natura».
Intanto a Mosca - Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che impone anche ai volontari che si arruolano in formazioni paramilitari (come la Wagner) di prestare giuramento di fedeltà allo Stato.