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ITALIAStupro di gruppo: la vittima era già stata molestata un mese prima

01.09.23 - 13:33
Intanto spuntano foto inediti di quella notte da incubo che vengono usate come prove.
Livesicilia.it
Stupro di gruppo: la vittima era già stata molestata un mese prima
Intanto spuntano foto inediti di quella notte da incubo che vengono usate come prove.

PALERMO - Due fotografie e alcuni particolari in più. Sono i nuovi elementi dell'inchiesta sullo stupro perpetrato ai danni di una 19enne nella notte del 7 luglio scorso, nei pressi del Foro Italico di Palermo. 

Nella prima fotografia si vede il gruppo di ragazzi che ha stuprato la vittima in un cantiere abbandonato del lungomare di Palermo. Sono disposti in cerchio attorno a lei. Uno le stringe le braccia attorno alla vita. L'altro ne approfitta per palpeggiarla. La testa della ragazza è china sulla spalla di uno dei ragazzi. È visibilmente stordita.

La fotografia è stata ripresa da una videocamera di sorveglianza di un locale della Vucciria, dove è cominciato il tutto. Ed è ora agli atti dell'indagine aperta dalla procura di Palermo. Si tratta di una fotografia inedita, pubblicata dal quotidiano online Livesicilia. È di fondamentale importanza perché conferma la versione della vittima. 

La seconda foto ritrae il gruppo in Via Vittorio Emanuele - la strada che porta al mare - mentre si dirigono verso il Foro Italico. Torneranno sotto l'occhio di quella stessa videocamere soltanto mezz'ora dopo. Cosa sia successo in quel lasso di tempo lo racconta la vittima ai carabinieri: mentre in cinque la costringevano ad avere rapporti sessuali, il capo della comitiva Angelo Flores riprendeva il tutto con il cellulare. 

Entrambe le fotografie e il video rinvenuto all'interno del cellulare di Flores confermano la versione della vittima. È stata in grado di raccontare con accuratezza l'incubo vissuto, nonostante - al momento della denuncia - si trovasse in un stato di shock.

Agli acquirenti racconta un particolare finora ignoto - A una settimana da quella notte da incubo, è tornata in caserma per raccontare un fatto antecedente lo stupro. Due ragazzi avrebbero tentato di abusare di lei a inizio giugno: «Non ricordo il nome di uno dei due. L’ho conosciuto un mese fa quando in compagnia di M.R. hanno tentato di violentarmi nella zona del Politeama vicino a dei gradini», racconta ai carabinieri. «Si erano offerti di portarmi a casa a bordo di uno scooter. Io ho accettato ma loro, in realtà, anziché accompagnarmi si sono fermati», si legge in un articolo apparso sul Corriere della Sera. 

«R. mi ha detto "stasera devi avere un rapporto con noi se no ti ammazzo", prosegue la vittima. «A quel punto mi ha preso di forza e mi ha buttata a terra, mentre l’altro si è avvicinato, ma certo non per soccorrermi». Ma la 19enne si difende. «Ho preso lo spray al peperoncino e ho spruzzato a entrambi. Loro si sono alzati la maglietta per tamponarsi il viso e ho sentito quello robusto che diceva "se ti rivedo ti ammazzo"». Un racconto preciso, come quello della notte del Foro Italico. 

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