«A nulla serve la continua detenzione» del fondatore di Wikileaks, ha dichiarato il premier Anthony Albanese
CANBERRA - Una delegazione interpartitica del Parlamento federale australiano si recherà questo mese a Washington con l'obiettivo di raccogliere consensi fra esponenti politici alla campagna per premere sull'amministrazione Biden, perché sia messa fine all'azione penale contro Julian Assange.
Mentre il fondatore di Wikileaks, rinchiuso nella prigione di alta sicurezza di Belmarsh a Londra, rimane sempre più senza opzioni per evitare l'estradizione negli Stati Uniti, la delegazione australiana nella visita del 20 e 21 settembre intende incontrare parlamentari della Camera dei rappresentanti e del Senato, oltre a funzionari del Dipartimento di Giustizia e del Dipartimento di Stato.
L'obiettivo immediato è di elevare il profilo del caso di Assange nelle settimane che precedono la prima visita a Washington del premier laburista australiano Anthony Albanese da primo ministro a fine ottobre.
Il sostegno ad Assange in Australia continua a crescere e sia Albanese, sia il leader dell'opposizione Peter Dutton, concordano che Assange è stato detenuto troppo a lungo. «A nulla serve la continua detenzione di Julian Assange», ha affermato di recente Albanese in Parlamento.