Ecco la Net Zero Roadmap 2023 in cui viene indicato che grazie alle energie pulite gli obiettivi climatici sono ancora raggiungibili
BRUXELLES - La crescita record dell'energia solare e dei veicoli elettrici mantiene gli obiettivi climatici mondiali a portata di mano: lo afferma l'Agenzia Internazionale dell'Energia (Aie), sottolineando che la transizione energetica non richiede lo sviluppo di nuovi combustibili fossili a lungo termine.
«Il percorso verso 1,5 gradi si è ristretto negli ultimi due anni, ma le tecnologie per l'energia pulita lo stanno mantenendo aperto», ha dichiarato il capo dell'Aie, Fatih Birol, invitando le nazioni a impegnarsi di più per allineare le politiche al limite più ambizioso e sicuro del riscaldamento globale previsto dall'Accordo di Parigi.
Gli obiettivi climatici saranno infatti raggiunti, stando alla Net Zero Roadmap dell'Aie, solo con maggiore ambizione, supportata da una forte cooperazione internazionale. Perché se guardando agli ultimi due anni si denota una «straordinaria» crescita di alcune tecnologie energetiche pulite, grossi capitali sono anche stati investiti - ancora - nei combustibili fossili e le emissioni sono ancora «estremamente elevate».
Come si legge in una nota, «dal 2021, la crescita record del settore dell'energia solare e delle vendite di auto elettriche è in linea con il percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette a livello globale entro la metà del secolo, così come lo sono i piani del settore per l’implementazione di nuova capacità produttiva per tali settori. Ciò è significativo, dal momento che queste due tecnologie da sole garantiscono un terzo delle riduzioni delle emissioni tra oggi e il 2030».
Commentando il rapporto, Fatih Birol, ha aggiunto che «mantenere vivo l’obiettivo per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi richiede che il mondo si unisca rapidamente. La buona notizia è che sappiamo cosa dobbiamo fare e come farlo. La nostra Roadmap Net Zero 2023, basata sui dati e sulle analisi più recenti, mostra il tracciato da seguire. Ma abbiamo anche un messaggio molto chiaro: una forte cooperazione internazionale è fondamentale per il successo. I governi devono separare il clima dalla geopolitica».
Quasi tutti i Paesi dovrebbero quindi accelerare il passo per raggiungere il traguardo della neutralità carbonica, le cosiddette 'emissioni zero', afferma l'Aie, invitando i «Paesi ricchi» ad anticipare i loro obiettivi al 2045 e la Cina al 2050.
Questa accelerazione, che comporterebbe un anticipo di 5 anni sugli obiettivi di neutralità carbonica fissati nella maggior parte dei Paesi sviluppati - tra cui Usa, Ue, Regno Unito e Giappone - e di 10 anni in Cina, è necessaria per contenere il riscaldamento globale a +1,5 gradi rispetto all'era preindustriale, secondo l'Aie.