Le associazioni e la polizia lanciano l'allarme. Una delle cause è la pornografia estrema, «che sta cambiando il loro cervello»
LONDRA - Una pericolosa deriva, che parte dall'accesso e consumo di pornografia sempre più estrema e che sfocia in un aumento di comportamenti sessuali dannosi tra i giovani, dal sexting alla fruizione online di materiale che documenta abusi su minori.
Il grido d'allarme lanciato dagli esperti britannici è stato raccolto martedì dal quotidiano britannico Guardian. Una delle organizzazioni non governative che si occupano della prevenzione degli abusi sessuali tra i minori ha notato un aumento del 30% delle chiamate da parte dei minorenni e del 26% da parte di adulti preoccupati dal comportamento di un giovane.
L'accesso al porno estremo come causa
Un termometro di questo malessere sempre più diffuso è il sito web chiamato Shore, il primo in Europa e uno dei tre esistenti al mondo. Offre un indirizzo e-mail e una chat destinati ad adolescenti tra i 13 e i 18 anni, ai quali viene garantito l'anonimato. Rachel Haynes, collaboratrice esperta della Lucy Faithfull Foundation, ha spiegato che dopo il lockdown il servizio è stato fruito da un numero sempre maggiore di giovanissimi. Dal 2020 a oggi, aggiunge, circa due terzi dei minori che hanno contattato la helpline ha parlato d'immagini di bambini con contenuti osceni. «Gran parte dei giovani con cui lavoriamo hanno scaricato materiale pedopornografico». Non viene denunciata un'unica modalità che porta i ragazzini a visualizzare questi contenuti, anzi: i percorsi vengono definiti «complessi» ma, dal punto di vista di Hayes, «la pornografia è un fattore che contribuisce: gli adolescenti diventano insensibili a ciò che vedono». In alcuni casi sono loro stessi delle vittime, «che sono state adescate da adulti o hanno ricevuto immagini illegali durante chat sessualizzate online».
Organizzazioni come quella che ha creato Shore cercano di essere il primo argine per il fenomeno. Il passo successivo vede entrare in gioco la polizia, che conferma il fenomeno sopra descritto. «Molto spesso quando attraversiamo una porta seguendo le informazioni su qualcuno che osserva o condivide abusi sessuali su minori, troviamo un adolescente. C'è una crisi qui ed è causata dai giovani che hanno accesso a una pornografia fortemente estrema, che sta cambiando il loro cervello» ha dichiarato l'ispettore capo della polizia di West Marcia Tony Garner, che guida una squadra specializzata nel contrasto dello sfruttamento sessuale minorile online.
Un altro dei problemi, sempre secondo Haynes, è la mancanza di luoghi (fisici e online) dove discutere di questo problema. «C'è uno stigma: i giovani non hanno spazi in cui sentono di poter parlare apertamente».